CAMPO DEI FIORI
Torna il sogno funicolare
Il presidente Barra: «Progetto da recuperare»
C’è un tema ricorrente nei sogni dei varesini: salire al Campo dei Fiori con la funicolare.
L’argomento torna di attualità dopo che l’impianto a fune oggi in funzione, quello che dalla stazione di valle conduce a Santa Maria del Monte, è posizionato in un più che onorevole 50esimo posto (su oltre 500 votanti) nella classifica provvisoria dei “Luoghi del Cuore” del Fondo ambiente italiano.
Può essere una spinta definitiva a far ripartire dopo quasi 70 anni anche l’altro trenino? Giuseppe Barra, presidente del Parco Regionale Campo dei Fiori, si mostra ottimista: «Siamo fiduciosi che un progetto di recupero del secondo ramo funicolare possa andare in porto in tempi relativamente brevi. Anche perché alla fine potrebbe costare meno di quanto si pensi».
Se ne parla almeno dal 2000, anno in cui venne riattivato il tronco Vellone-Sacro Monte: quando potremo raggiungere con l’impianto di risalita anche il Campo dei Fiori? Sull’onda dell’entusiasmo collettivo per quella inaugurazione, vent’anni fa sembrò che l’obiettivo potesse essere a portata di mano. Poi si vide in fretta che i costi di gestione del rinnovato impianto erano molto alti, subentrarono problemi di manutenzione, emerse la questione della galleria di valle fuori norma per farci passare l’autobus di collegamento con il parcheggio delle auto, peraltro troppo piccolo. E del secondo tronco non si parlò più. «Bisogna ripensarci - aggiunge Barra - in un’ottica di riduzione del carico di traffico verso la montagna e in questo senso il Comune dovrebbe svolgere una funzione di primo piano anche nell’accedere ai fondi europei».
Anche perché dei discussi progetti di parcheggio auto alla Prima Cappella, troppo costosi e impattanti per il delicato equilibrio della montagna, ormai non si parla più da un paio d’anni. La funicolare Vellone-Sacro Monte, raccordata alla città tramite una linea tramviaria che partiva dalle stazioni ferroviarie, rimase in funzione dal 1909 al 1953; quella che dal Vellone portava al Campo dei Fiori ebbe vita più breve di soli due anni, essendo entrata in esercizio nel 1911, ma è sempre nel 1953 che l’amministrazione comunale - sindaco Arturo Dall’Ora - decise (contro il parere della società che gestiva il trasporto su rotaia) la soppressione di entrambi i rami in favore del trasporto su gomma. Si era alla vigilia del boom economico, la motorizzazione privata conosceva incrementi da record e pochi pensarono alla conseguenze in termini di inquinamento che quella scelta avrebbe comportato.
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