IL PARADOSSO
«Il mio trattore fermo in garage»
La storia di Enrico Motta, multato per mancata revisione del veicolo e privato del libretto. Ma il “tagliando” ai mezzi agricoli, pur obbligatorio, non è ancora previsto dalla legge

Prende una multa per mancata revisione del suo trattore. Peccato che, anche volendo, la revisione su quel veicolo non possa ancora essere effettuata perché in merito alla normativa in questione non sono stati rilasciati i decreti attuativi. Insomma, si è di fronte all’ennesimo pastrocchio all’italiana, dove tutti i protagonisti coinvolti hanno una fetta di ragione.
Ma, alla fine, a rimetterci, come spesso accade, è il cittadino.
Tutto ha inizio qualche giorno fa, quando Enrico Motta, 76 anni, pensionato di Induno Olona viene fermato dalla polizia locale di Varese. Il Landini 5000 Special su cui è alla guida è un classe 1969: secondo la legge, dal 31 dicembre 2017, tutti i mezzi agricoli che viaggiano su strada antecedenti al 1974 devono avere effettuato la revisione. Risultato: multa di 85 euro e sequestro del libretto di circolazione. Il motivo? «Circolava su strada con macchina agricola, senza averla presentata alla revisione fissata con decreto del ministro dell’Agricoltura».
Eppure, anche se l’agricoltore avesse voluto revisionare il veicolo, non avrebbe potuto farlo poiché, come ricorda Mario Macaluso, responsabile dei mezzi agricoli per la Motorizzazione di Varese, «a oggi non possiamo ottemperare ad alcuna revisione, perché non è previsto dalla legge».
Riassumendo: la revisione dei trattori è obbligatoria, ma non ci sono gli strumenti per adempiere all’obbligo. Incredibile. Ma vero.
Da una parte quanto previsto dalla normativa sembra avere una logica, perché un trattore a cui non funzionano, per esempio, i freni può essere un pericolo rilevante. Dall’altro, non essendo ancora previsto l’iter di revisione per tali veicoli, il cittadino coinvolto in questa “palude burocratica” non può nemmeno fare ricorso contro qualcosa che, agli uffici della Motorizzazione, non esiste. Si riuscirà insomma, con un po’ di buon senso, a uscire dal groviglio e a “liberare” il libretto di circolazione? È quello che chiede il signor Motta.
«Ho pagato la multa – dice il pensionato – e chiedo che mi aiutino a sistemare la questione. Ho bisogno del mio trattore perché sono fermo da quindici giorni senza poter fare legna».
Del problema è a conoscenza anche il presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori: «Confermo che la legge sulle revisioni esiste – afferma – ma mancano i decreti attuativi. Sulla questione sono coinvolti tanti mezzi ma, purtroppo, gli organi preposti a compiere la pratica, non possono eseguire il cosiddetto tagliando di sicurezza. Siamo in attesa che, da Roma, si sblocchi tutto».
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