SOSTA
Troppi pass ai residenti: «Fate marcia indietro»
Confesercenti chiede di sospenderli il sabato per favorire lo shopping prefestivo

Troppi permessi di libera sosta ai residenti: insorgono di nuovo i commercianti del centro, che chiedono iniziative concrete per ridare linfa a un commercio da tempo in sofferenza. La proposta arriva ufficialmente da Confesercenti, come ribadisce il direttore territoriale Rosita De Fino: «Noi abbiamo studiato le problematiche della città ascoltando non solo i nostri associati ma tantissimi imprenditori dei diversi settori - premette -. Ebbene, il piano della sosta presenta alcune criticità laddove non favorisce gli ingressi e il parcheggio. Ci sarebbe un modo veloce per porvi rimedio: chiediamo al Comune di sospendere i permessi ai residenti per la sola giornata di sabato, il giorno tradizionalmente dedicato agli acquisti. In questo modo si incentiverebbero gli arrivi in centro, visto che ciò che spaventa di più le persone è proprio la cronica mancanza di posti auto. Alla fine, si preferisce andare altrove e così si uccide il commercio. Ci siamo accorti che spesso i residenti lasciano il mezzo sotto casa anche per settimane, senza mai spostarlo, occupando a lungo delle zone di sosta blu che potrebbero invece essere utilizzate da esterni alimentando il turn-over».
Insomma, a non andare giù alla categoria sono quelle strisce blu sempre utilizzate da chi vive in città e, bisogna sottolinearlo, legittimamente ha il diritto di parcheggiare senza monetine e senza orario, in base al regolamento comunale. Sono un migliaio i pass concessi per parcheggiare gratuitamente nelle aree blu nelle sei vie accanto all’abitazione. Il primo tagliando è gratuito, il secondo costa 120 euro all’anno, che diventano 240 euro dal terzo in poi, con le restrizioni legate al possesso o meno dei box. Agevolazioni eccessive e troppo “a buon mercato” per i negozianti, che raccolgono a loro volta le lamentele della clientela alle prese con i disagi viabilistici.
«Fra via Carrobbio e via Robbioni è quasi impossibile trovare un posteggio libero - incalza De Fino -. Ed è un vero peccato, perché molti commercianti stanno continuando a investire aprendo nuove attività, anche in corso Matteotti, che un tempo era il salotto buono ma che oggi deve scontare un pesante abbassamento delle presenze. Accade in settimana, ma anche il sabato pomeriggio, per questo ci sembra importante dare un segnale alla categoria».
Insomma, sembrano un lontano ricordo le “fiumane” del fine settimana, con il cuore cittadino letteralmente invaso da migliaia di persone a caccia dell’ultimo vestito di grido o del momento di incontro per l’aperitivo. Sono cambiati gli orientamenti d’acquisto, con i centri commerciali capaci di fagocitare quasi tutto l’interesse nei consumi. Ma chi tiene le vetrine accese ogni giorno non ci sta.
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