IL PROCESSO
Dermatologo accusato di truffa
Il pm chiede tre anni per l’ex primario del Circolo

È accusato di truffa aggravata e falso perché, pur percependo l'indennità di esclusività per aver scelto l'attività professionale intra moenia per l'ospedale di Circolo, avrebbe ricevuto dei pazienti anche nell'ambulatorio del fratello a Martina Franca, in provincia di Taranto. Attività che, secondo l’accusa, avrebbe svolto nei giorni di ferie, peraltro chiedendo poi agli uffici dell'azienda sanitaria di retrodatare alcune fatture a suo favore. Con un ingiusto profitto che l'accusa ha quantificato in circa 39.000 euro.
Per questo la Procura della Repubblica di Varese ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione, e 750 euro di multa, del dottor Alberico Motolese, direttore dell'unità operativa di Dermatologia dell'Asst Sette Laghi tra il 2007 e il 2019, oggi in servizio a Reggio Emilia. Il pm ha poi proposto l'assoluzione dall'imputazione di peculato.
Il suo difensore, l'avvocato Marina Curzio, ha invece chiesto l'assoluzione da tutti i reati, sostenendo come non esistano prove che quei pazienti nel 2017 furono visitati nello studio in Puglia, dove invece riceveva regolarmente la moglie, anche lei dermatologa. Del resto, nessuno di loro - pur essendo stato sentito dalla Guardia di Finanza durante le indagini - è stato ascoltato in aula come testimone perché mai citato dall'accusa. E le dichiarazioni del finanziere che, spacciandosi per un utente, telefonò alla segretaria per prendere un appuntamento con l'imputato sono state giudicate inutilizzabili dalla difesa.
Ma il Tribunale ha preso tempo e, ritenendo assolutamente indispensabile ascoltare quei (presunti) pazienti pugliesi indicati nel capo d'imputazione, ha disposto la loro audizione: tutti e otto sono stati convocati per l'udienza del 12 maggio.
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