IL DRAMMA
«Mio padre è malato e invalido»
Parla il figlio del 49enne accusato di tentato omicidio. «Soffre di disturbi, poteva accoltellare anche me»

Si cerca un movente al gesto violento del padre che ha accoltellato nel sonno il fidanzato della figlia. Ma una ragione, forse, non c’è. O meglio: sarebbe da ricondurre alla grave malattia dell’uomo, Salvatore Genovese, di 49 anni, invalido al 100% per una forma di schizofrenia che gli sarebbe stata diagnostica ormai da diversi anni.
A rivelarlo è il figlio che vive nella stessa casa (anzi è lui che ha ospitato da qualche mese il genitore) e che mercoledì mattina, 3 aprile, era uscito alle 5 per andare a lavorare. Due ore dopo, il dramma.
«Mio padre poteva accoltellare me o mia sorella, non è condizioni di comprendere i suoi gesti». Una verità, questa, dolorosa e agghiacciante.
Il figlio mostra la documentazione clinica del padre e, in particolare, un referto che fissa per il 10 aprile, mercoledì prossimo, la visita per il ricovero in una comunità «per una cura a doppia diagnosi».
«Quando non prende i farmaci - sostiene appunto il figlio - diventa pazzo e può essere pericoloso nei confronti di chiunque. Io i farmaci glieli preparavo, stavo attento che non rimassero in giro, ma dovendo lavorare non potevo controllare che li assumesse regolarmente come mi diceva».
E in questi giorni, sempre secondo quanto rilevato dal giovane, il 49enne avrebbe interrotto la cura farmacologica. E questa sarebbe la spiegazione al gesto folle, di rabbia, di sangue.
Il fidanzato della figlia, Maicol Traetta, di 25 anni, è stata raggiunto da due fendenti: quello al fianco, ha provocato una lesione all’intestino. È ricoverato nel reparto di Rianimazione ma sarebbe fuori pericolo.
«Tra mio padre e Maicol c’è sempre stato un ottimo rapporto» racconta il figlio dell’arrestato che mostra sullo smartphone un video in cui Salvatore Genovese chiede informazioni sul fidanzato della figlia, auspicando che arrivasse presto per fargli compagnia, per mangiare qualcosa insieme.
«È quindi totalmente falso dire che mio padre ce l’avesse con Maicol per i suoi tatuaggi o altro». L’accoltellamento sarebbe dunque - secondo il figlio - la conseguenza di uno stato di pazzia del genitore. Oggi, venerdì 5 aprile, il 49enne sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Varese nell’udienza di convalida dell’arresto.
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