LA FESTA
La Rina e il flirt con Piero Chiara
I 102 anni della sartina che fece perdere la testa allo scrittore

Intorno al 1940 Caterina Tavelli era una bellissima ragazza che abitava a Casciago ed è tuttora una bella signora, dagli occhi scuri e arguti e il corpo esile, adesso che ha appena compiuto 102 anni e vive nella casa di riposo San Giacomo di Vedano Olona. A vent’anni aveva begli occhi, labbra carnose e riccioli scuri che incorniciavano un viso dall’incarnato perfetto. Anche il fisico era asciutto e aveva due gambe che non passavano inosservate. Sicuramente non erano passate inosservate allo scrittore Piero Chiara, il quale, per un cospicuo lasso di tempo, le aveva fatto una corte spietata. Caterina era arrivata da Piateda, in provincia di Sondrio, intorno ai dodici anni alla Novellina di Casciago con la sua famiglia e, molto giovane, aveva trovato lavoro come sartina.
A raccontare la sua storia, in occasione della festa di compleanno che s’è svolta ieri pomeriggio, martedì 11 aprile, nella Rsa vedanese, sono i figli Giulio e Luigi. È Giulio che rivela l’illustre “filarino” di mamma Caterina: «Piero Chiara continuava a passare avanti e indietro di fronte alle vetrine della sartoria dove lavorava la mamma e le ha fatto una corte davvero insistente, fino a che, tra loro, è iniziata una conoscenza. Insomma, non saprei se definirlo flirt, oppure una simpatia, ma una simpatia importante».
Poi le strade dei due si sono divise, anche perché, subito dopo i vent’anni, Caterina s’è trasferita a Venegono Superiore, dove poi, con il marito Silvio, ha gestito per decenni una trattoria con annessi bar e ricevitoria.
«A Venegono la conoscevano davvero tutti - aggiunge Luigi - e per tutti era “la Rina”. Rimasta vedova abbastanza presto, ha proseguito da sola, con forza e caparbietà, consentendo a noi due figli di ben sistemarci. La sua settimana di lavoro durava sette giorni su sette, non c’erano feste o chiusure. Qualche volta, anche mentre si pranzava, ci battevano ai vetri delle finestre perché avevano bisogno di qualcosa».
Forse il segreto di questa donna, dal carattere forte e abituato al comando, ancora perfettamente lucida anche dopo aver superato il secolo di vita, è stata la sua vita piena di lavoro e in perenne contatto con il pubblico. Ieri a festeggiarla c’erano i due figli, una sorella e un fratello (entrambi ultraottantenni ma ancora in salute) e tutti gli ospiti della Rsa, oltre alla responsabile di struttura Rosaria Baselli, al direttore sanitario Cristian Moretto e ai sindaci di Venegono Superiore Bruno Crespi, con l’assessore Luisa Limido, e di Vedano Olona Cristiano Citterio con l’assessore Simona Ghiraldi. A rallegrare l’atmosfera, uno degli operatori della struttura, Riccardo De Luca, che, grazie alla sua simpatia e alle doti poetiche, ha letto un componimento dedicato a Caterina dal titolo “La forza del cuore”. Solo qualche settimana fa, sempre alla San Giacomo di Vedano, aveva compiuto cento anni Luigi Vigani, che vive in casa di riposo insieme con la moglie Bruna Belvisi, sposata 61 anni fa. Anche ieri i due hanno partecipato alla bella festa organizzata per Caterina, che sorrideva e ringraziava, quasi stupita di tanti onori a lei dedicati.
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