PROCESSO
Insulti, minacce, aggressioni all’ex moglie. Ma lui nega
Vedano Olona: 56enne accusato di maltrattamenti in famiglia respinge le accuse.

«Hai abbandonato i tuoi figli, sei una madre indegna. Io ti rovino, ti farò morire di fame». Così un 56enne avrebbe apostrofato l’ex moglie ogni volta che la incrociava nell’abitazione coniugale dove lei tornava spesso per preparare da mangiare ai figli, i quali hanno scelto di restare a vivere con il padre. Padre che è ora a processo per maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso i fatti davanti a minorenni, cioè i due ragazzi nati da quel matrimonio approdato in Tribunale.
IN DIFESA DELLA MADRE
E fu proprio uno dei figli - stando al capo di imputazione - a intervenire in difesa della mamma quel giorno, a gennaio del 2023, in cui l’imputato la scaraventò a terra e cercò di soffocarla. Si tratta dell’ultimo di una serie di episodi raccontati dalla donna nelle denunce presentate ai carabinieri di Malnate - una delle quali poi ritirata per evitare che l’ex compagno avesse conseguenze sul lavoro (ma questo reato è procedibile d’ufficio) - tra la metà del 2022 e l’inizio dell’anno successivo. Un matrimonio durato una ventina d’anni e che lei ha deciso di interrompere dopo l’ennesima lite. «Ogni banalità diventava una scintilla», ha ricordato davanti ai giudici la persona offesa, costituitasi parte civile con l’avvocato Elisabetta Brusa.
LA SCELTA NON ACCETTATA
La goccia che fece traboccare il vaso fu una discussione con un vicino di casa per le foglie nel cortile: lei intervenne per riportare la calma, lui andò su tutte le furie e la sbatté contro il muro. «Gli dissi “Da questo momento ho chiuso con te” e me ne andai. Ma lui non ha mai accettato la mia scelta e da allora ha iniziato a tartassarmi di messaggi, telefonate, mail, con insulti e minacce. Che vanno avanti ancora oggi». Soltanto tre settimane fa, ha continuato, l’uomo ha minacciato il suicidio, come aveva già fatto durante le vacanze di Natale del 2022, quando arrivò a inviarle una sua foto con una corda intorno al collo.
LA PAURA
Un comportamento, quello dell’ex marito, che l’ha portata a vivere con il costante timore di poter subire umiliazioni e aggressioni. Parolacce e intimidazioni - è ancora l’accusa - che si alternavano a episodi di violenza fisica, dagli spintoni alle mani al collo o in faccia. Il 56enne non solo andava su tutte le furie quando la trovava in casa o nelle vicinanze (magari dopo aver accompagnato i ragazzi a fare attività sportiva), ma andava anche a cercarla sotto casa dei parenti di lei. Oppure sul suo posto di lavoro, o addirittura al pranzo di Natale con i suoi colleghi: «Devi tornare a casa dai tuoi figli». Figli che sono poi stati ascoltati come testimoni e - sottolinea l’avvocato difensore, Sandro Damiani - «hanno confermato sì di aver assistito a liti e offese reciproche tra i genitori, negando però di aver mai visto atti di violenza fisica. Né loro, né il padre si capacitano della decisione della madre di andarsene». L’imputato respinge le accuse e racconterà la sua versione dei fatti nelle prossime udienze (il processo proseguirà il 3 luglio).
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