VALICO ITALO-SVIZZERO
Verbania, fermato in dogana con pezzi di Rolex
Confiscati lancette in oro, datari e un raro quadrante, non dichiarati. In totale 45 pezzi per orologi di lusso. All’automobilista una maxi-multa

Stava tornando in Italia con 45 pezzi di ricambio di orologi di lusso non dichiarati l’uomo di settant’anni residente a Ghemme, controllato dalla Guardia di Finanza di Verbania con il personale dell’Agenzia delle Dogane al Confine di Piaggio Valmara.
L’uomo tornava con la sua utilitaria da Locarno. Alla consueta domanda se avesse valuta e merci da dichiarare, ha risposto negativamente, ma mostrando segni di nervosismo che non sono sfuggiti ai militari. A ulteriori domande sul motivo del suo viaggio in Svizzera ha risposto in modo non convincente di aver partecipato al Festival del Cinema di Locarno, senza specificare a quale titolo.
Inoltre, grazie ai monitoraggi che vengono effettuati dalla Finanza, risultava essere entrato in Canton Ticino solo due ore prima.
Le Fiamme Gialle sono passate così al controllo dell’auto, e nel baule hanno trovato, in una busta di plastica nascosta tra altri oggetti trasportati e non consoni per un viaggio turistico, 45 pezzi di ricambio di orologi di lusso, tra cui Rolex: lancette in oro, ghiere di varie colorazioni, datari e quadranti fra cui un rarissimo quadrante, prodotto fino agli inizi degli ‘90, in trizio, un materiale lievemente radioattivo e luminescente.
I finanzieri, insieme ai funzionari doganali hanno così sequestrato tutto: viene contestata infatti la sottrazione delle merci al pagamento dei diritti di confine.
Al settantenne, al quale saranno confiscati i pezzi di ricambio dal valore di circa 10.000 euro, da stimare con precisione data la assoluta rarità di alcuni pezzi, arriverà anche una sanzione amministrativa dal doppio a dieci volte i diritti di confine.
Allo stesso valico, nell’autunno scorso, fu scoperto un automobilista che trasportava valuta nascosta nel motore.
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