L’ALLARME
Funghi velenosi: coniugi ricoverati
La coppia aveva raccolto gli «ovoli malefici» sul Mottarone
Sono stati ricoverati in ospedale dopo aver mangiato funghi velenosi moglie e marito, due verbanesi rispettivamente di 54 e 57 anni. Secondo le prime informazioni, i due avrebbero ingerito dei funghi che pensavano fossero commestibili. Si sono sentiti male dopo la cena di domenica e si sono precipitati in ospedale.
Subito i medici, in base ai sintomi e a quanto riferito, hanno ricondotto il malessere ai miceti consumati a cena. Secondo quanto emerso, si trattava di «Amanita muscaria», conosciuto comunemente come «ovolo malefico» e caratterizzato dal colore rosso con puntini bianchi. Hanno riferito di aver raccolto funghi al Mottarone, insieme ad alcuni porcini che effettivamente hanno portato con sé, in un sacchetto, al Dea. I medici hanno chiamato il micologo dell’Asl che ha stabilito che i funghi ingeriti erano proprio della specie più pericolosa tra quelle presenti nei boschi. Probabilmente sono finiti tra i porcini, che invece, è stato appurato, erano commestibili. Entrambi i pazienti sono stati ricoverati.
Purtroppo il rischio di mangiare funghi velenosi è sempre alto. Quello di domenica scorsa, 20 settembre, è almeno il quarto caso in due settimane di persone che arrivano al Dea dell’ospedale verbanese presentando i sintomi dell’intossicazione da funghi. Proprio per evitare spiacevoli conseguenze, che potrebbero anche rivelarsi drammatiche, l’Asl Vco ricorda che anche quest’anno è a disposizione dei cercatori di funghi il servizio di Micologia. Gli esperti, fino al 30 ottobre, offriranno consulenze gratuite sulla commestibilità dei miceti. Possono rivolgersi al servizio anche i venditori di funghi in possesso dell’abilitazione, i ristoratori che utilizzano funghi spontanei, che devono essere certificati. Lo sportello è aperto al pubblico (su appuntamento) a Sant’Anna, nella sede del distretto sanitario. Si può chiamare lo 0323.541441 per prenotarsi. Insomma, meglio una verifica in più, che è gratuita e che può salvare la vita, anche se ci si ritiene esperti “fungiatt”.
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