VERBANIA
Intossicati al banchetto «stellato»
Gli sposi denunciano il ristorante Piccolo Lago

Il banchetto di nozze nel ristorante stellato finisce con gli sposi al Pronto soccorso per un’intossicazione alimentare. Stessa sorte toccata a decine di invitati, che nei giorni successivi alla festa hanno dovuto fare i conti con nausea, dissenteria e febbre. E così prima marito e moglie - lui ingegnere, lei avvocato -, poi una cinquantina di loro commensali, tra cui molte toghe dei Fori di Verbania e Milano, hanno presentato denuncia nei confronti dei responsabili del “Piccolo lago”, il locale del famosissimo chef Marco Sacco. Sotto accusa le vongole abbinate, a crudo, a riso e borragine per uno dei piatti forti della cena. Vongole che però - replicano dal locale - sono state consegnate già contaminate dal fornitore.
La vicenda su cui stanno indagando i carabinieri del Nas risale alla metà di luglio 2021. L’inchiesta per commercio di sostanze alimentari nocive, a carico della legale rappresentante della società - Raffaella Marchetti, moglie di Sacco nonché direttrice di sala -, è coordinata dal sostituto procuratore Fabrizio Argentieri, che nei giorni scorsi ha chiesto al gip una proroga di sei mesi delle indagini. Dopo il matrimonio e le foto di rito, i novelli sposi approdarono in barca, guidata dallo stesso Sacco, al ristorante in riva al lago di Mergozzo. Poi la festa, i brindisi, le risate, mentre i camerieri servivano le prelibatezze dello chef premiato con due stelle Michelin. Ma dopo la cena (il cui conto era già stato saldato in anticipo) per molti sono cominciati i problemi, proseguiti in alcuni casi anche per una settimana. E il fatto che a finire in ospedale, o “solo” sul water per giorni e giorni, fossero soprattutto coloro che avevano mangiato le vongole, ha fatto subito pensare a un’intossicazione alimentare. Da qui la decisione dei protagonisti dell’evento, e di circa 50 invitati (tutti assistiti dall’avvocato Patrich Rabaini), di sporgere denuncia. I successivi esami dell’Asl Vco - come conferma Marco Ferrero, avvocato del ristorante - hanno appurato che la causa di tutti quei malesseri erano proprio i molluschi. Ma dallo staff del “Piccolo lago” precisano, in una nota, che «le responsabilità sono ancora da accertare. In ogni caso è stato accertato che il nostro ristorante ha rispettato tutti protocolli e non a caso la problematica ha avuto origine da un alimento - vongola - utilizzato per guarnire una pietanza e non da noi trattato, ma acquistato tal quale direttamente dal produttore. Tale alimento, all’esito delle analisi, risultava contaminato sin dall’origine con il virus presente già nelle confezioni consegnate. Si tratta di fatti, a prescindere dalle responsabilità che verranno accertate nelle competenti sedi, che non dovrebbero mai accadere per garantire la massima tutela del cliente».
© Riproduzione Riservata