L’IDENTIFICAZIONE
Verbania, registrare i Dna dei cani per il decoro della città
Proposta per multare coloro che abbandonano le feci degli animali nelle strade

Per contrastare il degrado e i rischi sanitari dovuti all’abbandono delle feci canine nelle strade della città, Verbania si attrezza per la mappatura dei cani attraverso il Dna. Nell’ultima seduta, il consiglio comunale ha approvato la modifica del regolamento per la tutela degli animali, istituendo l’obbligo della loro identificazione genetica. Quelli oggi detenuti dagli abitanti della città sono circa 4.300.
«I padroni che tengono comportamenti maleducati sono una minoranza - ha detto la sindaca di Verbania, Silvia Marchionini - ma il tema è rilevante. In una città che ha dodici frazioni e una superficie di 37 chilometri quadrati è impossibile installare telecamere sufficienti a contrastare il fenomeno».
Da qui l’idea di creare un registro del dna dei cani, da ottenere prelevando campioni di saliva, e realizzare un database da consultare per risalire al proprietario, a cui indirizzare la multa, nel caso di ritrovamento di feci del proprio animale d’affezione.
La gestione della campionatura degli escrementi verrà messa a punto nelle prossime settimane e l’intenzione dell’amministrazione, che ha annunciato una campagna di informazione rivolta ai cittadini, è di partire in tarda primavera con la raccolta del dna.
La proposta, che prende spunto da una analoga iniziativa adottata a Moncalieri (Torino), è stata approvata con 18 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto. Diventerà esecutiva entro quindici giorni.
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