L’INCHIESTA
Manuel: è omicidio stradale
Il 28enne morto domenica all’alba sul Sempione. Indagato un giovane, al vaglio la posizione di altre persone

Omicidio stradale a carico di una o forse più persone, i cui nomi sono già noti alle forze dell’ordine.
E’ questo il reato per il quale procede la Procura di Busto Arsizio, pubblico ministero Martina Melita, in merito alla morte di Manuel Cantisani (nella foto).
Il ventottenne operaio di Cardano al Campo domenica 20 maggio prima dell’alba è rimasto agonizzante in una pozza di sangue nei pressi del parcheggio sul Sempione di fronte alla discoteca Picasso di Vergiate, investito da un’auto, guidata da uno degli amici, che facendo manovra l’ha travolto gettandolo violentemente a terra. Un forte trauma cranico sembrerebbe la causa principale della morte, anche se sarà l’autopsia a dire l’ultima parola.
Secondo quanto appurato dai carabinieri della Compagnia di Gallarate, guidati dal capitano Alessandro Brunetti, il giovane e alcuni suoi amici avevano litigato furiosamente fuori da un locale di Castelletto Ticino, quindi la discussione era proseguita nel Varesotto, nel posteggio nei pressi della discoteca Picasso.
Un aiuto determinante alla ricostruzione degli ultimi momenti di vita di Manuel Cantisani viene dalle telecamere di videosorveglianza della discoteca, oltre che dalle decine di testimoni sentiti fin dal primo momento dai carabinieri.
In sostanza il gruppo, una volta giunto a Vergiate, aveva continuato a discutere e i toni della discussione, sempre più accesa, si erano alzati fino a che alcuni amici di Cantisani erano venuti alle mani.
Il ventottenne si era messo in mezzo cercando di calmarli, ma nella concitazione del litigio era stato spintonato finendo a terra. E a quel punto, come sembra anche dalle immagini delle telecamere del Picasso, una delle persone presenti è risalita in auto, allontanandosi a tutta velocità dal parcheggio. Una fuga precipitosa nella quale ha travolto Cantisani. E’ stato a questo punto che i responsabili della discoteca hanno chiamato il 118 e in breve il parcheggio sul Sempione è stato illuminato a giorno dai lampeggianti dei carabinieri.
La corsa all’ospedale di Circolo di Varese e le cure dei medici non sono bastate a salvare la vita al giovane, che è morto in pronto soccorso.
Nel frattempo le indagini prendevano il via con le identificazioni di tutti coloro che si trovavano nei pressi della discoteca e nel parcheggio in quei momenti concitati. Sono state analizzate le singole posizioni, sino a giungere all’iscrizione di una persona nel registro degli indagati.
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