LA TRAGEDIA
Era già stato morsicato prima dell’estate il veterinario trovato morto
Cerro Maggiore: il precedente di alcuni mesi fa e il mistero sul suo decesso

Patrizio Donati, il veterinario trovato morto tra i suoi cani nella sua villa a Cerro Maggiore, era già stato morsicato prima dell’estate. Esiste infatti il precedente di un incidente che si era verificato qualche mese fa. Donati era stato aggredito da uno dei suoi cani, un maschio che stava cercando di dividere da un altro maschio. Il contesto era particolare, c’erano di mezzo dei cuccioli, l’alano aveva morsicato al braccio il veterinario, che era stato costretto a farsi medicare in ospedale con dei punti di sutura. La ferita lo aveva poi costretto a un lungo percorso di recupero, ma questo non gli aveva impedito di continuare a occuparsi dei suoi amati cani.
NESSUNA AUTOPSIA
Forse non ci sarà sarà nessuna autopsia, e questo semplicemente perché è difficile ipotizzare un’indagine. Un cane non può certo essere accusato di omicidio, al limite se azzanna e uccide qualcuno è il suo padrone che può essere indagato per omicidio colposo. Ma in questo caso il padrone e la vittima sono la stessa persona, quindi il fascicolo sarebbe aperto e subito richiuso. Inutile perdere tempo con esami per chiarire se Patrizio Donati sia stato ucciso da un malore o da un morso: se la famiglia non chiederà ulteriori accertamenti, la fine del veterinario resterà un mistero. Allo stato è impossibile anche sapere che fine faranno i cani: i medici del servizio veterinario dell’Ats li hanno presi in custodia e resteranno sotto osservazione. Se i cani non rappresenteranno un pericolo saranno restituiti alla famiglia dell’allevatore, se invece il loro comportamento dovesse risultare particolarmente aggressivo, i veterinari potrebbero anche decidere di abbatterli.
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