LA PAURA
Via Ivrea: allarme sicurezza
Aggressione al negoziante: «Fate qualcosa»

Fabio Panizza sta meglio. Dopo l’aggressione dell’altro giorno, l’occhio è in via di miglioramento anche se ha bisogno di essere tenuto sotto costante controllo.
Lo shock è passato ma resta la costernazione per un fatto apparentemente inspiegabile.
Il titolare del negozio Emporio di Noè in viale Milano è stato infatti picchiato solo perché ha educatamente fatto presente a un trentenne di origine sudamericana di non appoggiare la bicicletta sul cofano della sua auto.
La reazione è stata scomposta. Il tipo, alto e palestrato, è entrato nel negozio è l’ha malmenato.
Ora sotto i portici
«Sia ben chiaro - dice - io non voglio fare polemiche, né apparire distruttivo ma spero solo che questo episodio serva per fare qualcosa».
Il suo auspicio è che un fatto grave come quello che gli è accaduto non venga archiviato come se nulla fosse ma diventi lo spunto per aumentare i controlli in zona e per non permettere più a chi trasgredisce le regole di continuare a farlo in modo indisturbato.
Da tempo immemore la zona vicina al suo negozio è punto di ritrovo per gruppi di persone che bevono e si divertono, in prevalenza di origine centro e sudamericana.
La differenza è che prima questi soggetti si davano appuntamento in via Ivrea, vicino alla recinzione della biblioteca. Ora si sono spostati sotto i portici. Il risultato è lo stesso: chiasso fino a tardi e qualche episodio di intemperanza, fino al culmine del pestaggio dell’altro giorno.
Articolo sulla Prealpina del Lunedì del 21 agosto.
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