STRADE
«Vista Red da cambiare»
Andrea Grattarola, consigliere legnanese, è finito fra i multati. E lancia una proposta: «Mettano il contasecondi ai semafori»
Anche a Legnano tutti infuriati contro i Vista Red installati sulla Saronnese, fra via Locatelli e via Italia. Basta leggere i social di questi giorni e si trovano commenti furiosi, al limite della correttezza e del rispetto istituzionale, con tutti a puntare l’indice contro il Comune di Castellanza: «Vuole solo fare cassa. È palese, lo sanno pure i sassi», è opinione diffusa fra gli automobilisti immortalati mentre transitavano col rosso e per questo sanzionati.
Già, immortalati: perché c’è poco da discutere, almeno in apparenza, di fronte alle registrazioni visionabili al comando dei vigili e da poco tempo anche su un’apposita applicazione scaricabile sul pc o sul cellulare.
Dunque, dove sta lo scandalo se non c’è modo di fare ricorso, rassegnandosi a pagare sanzioni esose e a vedersi decurtare sei punti patente? «Nel fatto che il funzionamento di quei semafori dovrebbe essere modificato», risponde, con ragionevolezza e nessuna vena polemica, il consigliere comunale di Legnano Andrea Grattarola. C’è anche lui d’altronde fra le vittime dei famigerati Vista Red castellanzesi, ma a differenza di chi si limita a protestare e ad accusare polizia locale e amministrazione pubblica fa una proposta concreta: «Perché non porre il contatore dei secondi, che indicano quanto tempo manca allo scattare del rosso? Non c’è bisogno di andare nel nord Europa per vedere questi impianti: li hanno messi a Parabiago e funzionano benissimo».
Quale sarebbe il vantaggio, lo spiega chiaramente: «Si darebbe all’automobilista la possibilità di vedere quanto tempo manca al rosso, in modo da decidere se sia il caso di fermarsi o di procedere sgomberando in tempo l’incrocio», continua Grattarola. «Si tratta di una tecnologia studiata dagli esperti ministeriali, assolutamente affidabile, che fra l’altro metterebbe il Comune al riparo dall’accusa di voler fare cassa sulla pelle della gente».
Il consigliere legnanese non discute le infrazioni del rosso, «certamente da sanzionare», piuttosto il modo con cui vengono inflitte: «Il Comune continua a difendersi dicendo che scattano solo se passi col rosso, ma in tanti, come il sottoscritto, hanno dubbi. Certo è indiscutibile che faranno incassare moltissimo all’amministrazione: basta moltiplicare 160 euro per le 20/25 multe al giorno e i conti sono presto fatti».
Per questo Grattalora, attraverso l’accesso agli atti, ha chiesto copia della delibera, della scheda tecnica dei semafori, del totale delle multe e dei ricorsi: «Gli amministratori castellanzesi continuano a parlare di sicurezza, ma non mi risulta che a quell’incrocio siano accaduti chissà quanti incidenti, peraltro gravi. In ogni caso non è accettabile che ci sia gente che fa altri percorsi bypassando la Saronnese: questa è una limitazione della libertà di circolazione delle persone».
«Questo sistema
non è equo
così suggerisco
una soluzione
che riporti pace»
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