DOMODOSSOLA
Vite e collezioni parallele

Vite parallele. Non si sono mai incontrati - per ragioni anagrafiche - Antonio Ceci (1852-1920) e Alessandro Poscio (1928-2013), eppure sono stati mossi in vita da una comune sensibilità e amore per l’arte, tanto da formare due raccolte che, pur nella diversità, presentano assonanze e simmetrie tanto da poter dialogare nelle sale medievali di Casa Rodis a Domodossola.
Chirurgo marchigiano di adozione pisana il primo, imprenditore piemontese con la passione per la pittura il secondo, che ha acquistato il palazzetto di piazza Mercato proprio come sede della sua collezione e di mostre temporanee. Poscio non è riuscito a vedere terminato il frutto del proprio impegno, ma il suo sogno viene portato avanti dal 2013 dalla moglie e dai figli.
Curata da Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, una mostra per la prima volta studia e mette a confronto queste due collezioni, caratterizzate da «una singolare uniformità nelle scelte: entrambe hanno due nuclei di pittura ottocentesca e dipinti antichi, prevalentemente della collezione Ceci, dedicati soprattutto al tema del paesaggio».
Si spazia da disegni di Guercino, Pietro da Cortona, Luca Giordano e Domenico Morelli, a paesaggi di Alessandro Magnasco e Francesco Zuccarelli, fino a Pelizza da Volpedo (da Ascoli Piceno arriva «Passeggiata amorosa», immagine della mostra); alle tele di Telemaco Signorini, Antonio Fontanesi e Giovanni Fattori, fanno eco sculture di Messina, Kossuth e Troubetzkoy.
Non manca un nucleo di disegni e dipinti di Carlo Fornara, artista vigezzino amico del giovane imprenditore; i pomeriggi trascorsi a discutere d’arte sono all’origine della passione di Poscio e della sua collezione, animata da una «appassionata incompetenza», come testimonia la moglie Paola. Il dialogo è anche il punto di partenza di un progetto di ampio respiro finalizzato a contribuire alla salvaguardia del patrimonio artistico marchigiano.
In particolare i fondi ricavati dalla vendita del catalogo serviranno per il restauro di una pala quattrocentesca del pittore austriaco Pietro Alamanno un tempo nella chiesa di San Silvestro ai Sassi, distrutta dal sisma dell’agosto scorso.
«Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano» - Domodossola, Casa De Rodis, fino al 28 ottobre sabato e domenica ore 10-19, 5 euro, info 347.7140135.
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