Venezia 75
"Werk ohne Autor", la Germania che affronta il suo passato
Il regista: film sull'arte che trasforma il dolore in creatività

Venezia, 4 set. (askanews) - "Werk ohne Autor" del regista tedesco Florian Henkel von Donnersmarck, film in concorso alle 75esima Mostra del Cinema di Venezia racconta tre momenti della storia tedesca: dalla Germania nazista della Seconda Guerra Mondiale fino alla nascita della giovane Repubblica Federale tedesca. Una storia vissuta con gli occhi dell'artista Kurt Barnert (Tom Schilling) che si innamora di Elisabeth (Paula Beer) figlia del professor Seeband con quale Kurt non sa di avere un antico legame attraverso sua zia morta in un ospedale psichiatrico ai tempi del Nazismo. Il film è stato applaudito in sala e lungamente in conferenza stampa. Presente l'intero cast.
Il regista ha spiegato di essersi "innamorato dell'idea di esplorare la creatività umana come fa il protagonista, Kurt Barnert, capace di prendere tutte le ferite della sua vita e trasformarle in arte. Ho sempre cercato una storia così - ha aggiunto - quella di un artista che prende il piombo della vita e lo trasforma in oro. Ho trovato Kurt Barnert un artista che ha forgiato la sua vita trasformandola attraverso la creatività. Prendendo l'arte come consolazione della vita".
E la critica verso i regimi totalitari trova nell'arte lo specchio di una censura intollerabile. "Io credo nell'arte libera - ha continuato Von Donnersmarck - volevo dimostrare che se un sistema politico ha un'idea di come deve essere l'arte, allora l'arte è perduta. Non credo si possa fare arte in una dittatura, infatti mostro come il Nazismo e il Comunismo hanno una loro idea di arte ma è solo quando Kurt si libera che può esprimersi completamente. Del resto, l'arte desiderata dai nazisti e dai comunisti si basava sull'artigianalità e sul messaggio politico. Nella Germania occidentale invece ci si vuole liberare dal filtro dei totalitarismi, nell'arte contemporanea".
In "Wer ohne Autor" si parla anche dello sterminio da parte del regime nazista di migliaia di disabili e malati mentali. Tom Schilling che interpreta il protagonista Kurt Barnert ha spiegato che il suo personaggio "è quasi muto, soffre un trauma molto grande ma non lo giudica, lo esprime solo attraverso le sue opere d'arte".
Uno dei produttori, Jan Mojto ha espresso la sua soddisfazione per avere realizzato questo film con von Donnersmarck. "Questo è un film complesso e la società tedesca è molto complessa. Sono molto felice di questo film perché Florian ha raccontato la memoria di un paese che è uno dei più importanti in Europa. Per la Germania il confronto con il passato non è più il punto di vista dei vincitori o quello della generazione che si sentiva colpevole per i crimini del Nazismo. Questo, invece, è un film di un regista che sa guardare la Germania attuale e si chiede di cosa siano fatti i tedeschi di oggi, i tedeschi che portano le ferite del loro passato. Questo è un film sulla Germania che ha veramente affrontato il suo passato". "Werk ohne Autor" uscirà nelle sale italiane il 4 ottobre. La colonna sonora è firmata da Max Richter.
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