Grecia
Grecia primo punto a Eurogruppo oggi, focus su accordo e debito
Discussione anche su nuove previsioni Ue e Spagna
Roma, 22 mag. (askanews) - La Grecia sarà di nuovo in cima all'agenda dell'Eurogruppo, che tornerà a riunirsi stamane. I ministri finanziaria dell'Unione valutaria saranno innanzitutto a ratificare il nuovo accordo tecnico tra Atene e "le istituzioni" - la ex Troika di Commissione europea, Banca centrale europea, Meccanismo europeo di stabilità e Fondo monetario internazionale - su una nuova serie di riforme politiche nel contesto del programma di aggiustamento economico finanziato dal piano di aiuti.
L'accordo, secondo quanto recita un comunicato, costituisce una delle tappe verso il completamento del secondo riesame del programma attualmente in corso e apre la via alla prossima erogazione di assistenza finanziaria alla Grecia da parte del Meccanismo europeo di stabilità. Ma soprattutto l'Eurogruppo discuterà della sostenibilità del debito pubblico del paese e in particolare della possibilità di concordare un nuovo pacchetto di "alleggerimento" a beneficio di Atene, che tuttavia rappresenta un elemento chiave anche per l'eventuale ritorno del Fmi a contribuire agli aiuti.
L'Eurogruppo discuterà anche della situazione economica dell'intera eurozona, compresa l'evoluzione dell'inflazione, alla luce delle previsioni economiche della primavera 2017 della Commissione europea, pubblicate l'11 maggio 2017. Infine la Spagna: i ministri saranno informati sui principali risultati della settima missione di sorveglianza post-programma in Spagna svoltasi dal 24 al 26 aprile 2017.
La sorveglianza post-programma mira a valutare se sussista il rischio che il paese non sia in grado di rimborsare i prestiti ricevuti nell'ambito del programma. La sorveglianza sarà sospesa una volta che il paese avrà rimborsato almeno il 75 per cento del prestito. Giusto prima dell'Eurogruppo, lunedì, si svolgerà la presentazione del "pacchetto di primavera" di raccomandazioni e pareri della Commissione europea su conti pubblici e squilibri economici dei vari Paesi.
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