VERBANO
«Caffè sospeso ai frontalieri»
Dopo la tragica frana e i disagi per chi è costretto ad atttraversare il lago in battello, fanno notizia due gesti di solidarietà
Alcuni frontalieri del Vco in queste mattine hanno potuto gustare oltre confine un caffè davvero dolce, pieno di attenzioni, nel Locarnese. La storia merita di essere raccontata, soprattutto in periodi di contrasti tra Italia e Ticino proprio in merito ai lavoratori italiani. Sulla pagina Facebook dei frontalieri del Verbano-Cusio-Ossola, giovedì è apparso un insolito post: «La signora Eveline Wahl di Brissago offre 200 franchi per i caffè ai frontalieri disagiati».
Il manifesto è stato esposto nel Bar Dolce Pane, di Porto Ronco, e i gestori hanno spiegato il significato di questo “caffè sospeso”, come viene chiamato a Napoli. «Nei giorni scorsi -hanno detto- dopo la tragedia di sabato (la morte del motociclista ticinese travolto dalla frana sulla statale 34) e con le conseguenti difficoltà che i lavoratori italiani devono affrontare in questo momento, ci siamo chiesti con la mia compagna cosa potevamo fare per questi che poi sono i nostri clienti, perché noi lavoriamo tanto con loro. Abbiamo allora deciso di offrire il caffè a tutti coloro che fossero minuti di biglietto del battello». A quei pendolari, insomma, che di solito arrivano nel Locarnese in auto, ma che ora, con la strada litoranea chiusa, vanno al lavoro via lago.
«Questa vicenda è stata ripresa da un giornale del Vco (Eco Risveglio, ndr) -prosegue- e una signora di Brissago si è presentata qui chiedendo di poter contribuire anche lei, donando 200 franchi. Aveva le lacrime agli occhi e ha fatto commuovere anche noi, ha contribuito ad una bella cosa, raccontandoci pure che suo marito ha sempre combattuto al fianco dei frontalieri italiani». Molti i commenti di gratitudine per questo gesto dei proprietari del locale e della signora ticinese.
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