Russia
Russia, cacciava Pokemon in chiesa: 3,5 anni con condizionale
Un video su YouTube tra capi imputazione processo
Mosca, 11 mag. (askanews) - Annunciato oggi il verdetto a Ekaterinburg per il videoblogger Ruslan Sokolovsky, accusato di aver cercato di "catturare i Pokémon" in una chiesa ortodossa russa. Sokolovsky era accusato di incitamento all'odio e insulti ai sentimenti dei credenti. Sokolovsky aveva già trascorso due mesi in carcere, poi era stato messo agli arresti domiciliari. Il procuratore ha chiesto per lui tre anni e sei mesi di reclusione, il tribunale ha comminato tre anni e sei mesi con la condizionale.
Il video era diventato uno dei capi di imputazione del procedimento penale contro Sokolovsky, accusato di "insultare i sentimenti dei credenti" (parte 2 dell'articolo 148 del codice penale russo) e di "incitamento all'odio o all'ostilità, e umiliazione della dignità umana" (articolo 282).
L'accusa al processo era rappresentata da Ekaterina Kalinina, che l'anno scorso, è stata riconosciuta come la migliore rappresentante della Procura della regione di Sverdlovsk. Kalinina - in base ai media russi, ma non è chiaro in base a quali fonti - girerebbe su un SUV, che targato 282, prprio come l'articolo in questione.
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