LA TRAGEDIA
Schianto mortale. E linciaggio scampato
Incidente a Fagnano Olona: muore una nomade e dal vicino campo si scatta la "vendetta" resa vana dai carabinieri
L’impatto è stato terribile: le due auto che si sono scontrate lunedì 22 giugno in via Pastrengo si sono ridotte a un cartoccio di lamiere e una donna è morta sul colpo. Meno gravi le condizioni del compagno che era alla guida così come quelle dell’automobilista che viaggiava sull’altro veicolo coinvolto. E come se la tragedia non si fosse già pienamente compiuta, sul posto sono dovuti accorrere anche i carabinieri per evitare un linciaggio.
Già, perché la vittima, Oriana Tapparello, è una sinta del vicino campo nomadi. Appena udito il botto terribile, parenti e amici dell’accampamento sono corsi sul rettilineo per capire cosa fosse accaduto e quando si sono resi conto che il sangue che scorreva sull’asfalto era il loro, a quanto pare avrebbero perso il controllo. Stando al racconto di alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, l’uomo sarebbe fuggito a gambe levate per evitare un’aggressione, trovando rifugio all’interno di un’attività poco lontana da lì. Sta di fatto che il clima si era fatto così incandescente da richiedere l’ausilio della pattuglia dell’Arma, che ha poi ristabilito la calma.
I rilievi invece sono di competenza della polizia locale: la dinamica ancora non è chiara anche se potrebbe trattarsi di una combinazione nefasta di precedenze non rispettate e velocità sostenute. Di certo c’è che uno dei mezzi è stato sbalzato nel prato adiacente, mentre l’altro, quello che trasportava la coppia, è finito al centro della strada, mettendosi di traverso. Marito e moglie hanno fatto un volo di una ventina di metri ma solo Oriana ha avuto la peggio. Prima ancora che arrivassero i soccorritori è stato il figlio della donna a prestarle il primo disperato tentativo di rianimarla. Era accasciato sul suo corpo, con le lacrime agli occhi, e cercava con tutte le sue forze di praticarle un massaggio cardiaco. Una scena straziante. Subito dopo sono intervenuti i sanitari del 118, ma per la quarantacinquenne non c’era ormai più nulla da fare. Il pubblico ministero Francesca Parola con ogni probabilità aprirà un fascicolo per omicidio colposo, nel frattempo disporrà l’autopsia e la perizia cinematica per ottenere una ricostruzione precisa di quanto accaduto. Lunedì sera al pronto soccorso di Busto Arsizio decine e decine di sinti si sono ritrovati per stare accanto al ferito e soprattutto alla salma, tra pianti e urla di dolore lancinanti. Il tam tam è stato rapidissimo, nel giro di poche ore sono giunti in città i famigliari da mezza Lombardia, sconvolti e increduli. Al momento il funerale è impossibile organizzarlo: ci vorrà infatti il nulla osta del magistrato al dissequestro delle spoglie di Oriana. E poi l’addio le verrà dato con lo stile tipico delle usanze sinti, con grande solennità.
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