Caso Stamina
Stamina, fermato Vannoni: era pronto a fuggire verso Santo Domingo
In Georgia aveva curato una cinquantina di pazienti italiani
Roma, 26 apr. (askanews) - Davide Vannoni si stava preparando a fuggire probabilmente a Santo Domingo. E' quanto sospettano gli inquirenti torinesi che questa mattina all'alba hanno fermato il fondatore di Stamina, su cui avevano avviato nuove indagini da alcuni mesi e che controllavano le sue telefonate. Vannoni è accusato di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, di truffa aggravata, e di somministrazione di farmaci non conformi e trattamento. Assieme a Vannoni nell'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, sarebbero coinvolte almeno altre sei persone. Di certo la sua assistente storica, la biologa Erica Molino, la cui abitazione a Cuneo è stata perquisita, così come Rosalinda La Barbera, anche lei perquisita nella sua casa di Palermo presidente dell'associazione Prostamina Life, con sede a Roma, attraverso cui fino al novembre scorso sarebbero stati curati in Georgia con il metodo Stamina una cinquantina di pazienti italiani, affetti da gravi malattie neurodegenerative. Tariffe salate per loro, attorno ai 25-30mila euro viaggio compreso. Il trattamento di 3 infusioni infatti costava 18mila euro, quello da 5 infusioni, 27mila, a cui si aggiungevano 5 mila euro di iscrizione all'associazione e le spese di viaggio organizzato sempre dall'entourage di Vannoni. Il fondatore di Stamina, che questa mattina è stato fermato dai Nas nella sua casa di Moncalieri, aveva preso residenza a Tblisi dove aveva ripreso la sua attività, malgrado l'impegno in senso contrario preso nel 2015 quando patteggiò a Torino una pena di un anno e dieci mesi. Anche in Georgia però la sua attività sarebbe stata stoppata dall'autorità. Per questo il sociologo torinese avrebbe deciso di trasferirsi nuovamente e ampliare la sua attività in altri paesi, Ucraina, Bieloussi e, appunto Santo Domingo, dove un'estradizione sarebbe stata molto complicata. Ora si attende la convalida del fermo. Ma un nuovo processo, e soprattutto una nuova condanna, potrebbe togliere al fondatore di Stamina i benefici della sospensione della pena goduti fino ad ora.
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