COMMOZIONE
«Alessando: dono di vita»
Assegnata alla famiglia del ragazzo che nove mesi fa morì cadendo in cartiera la benemerenza civica per il gesto generoso
Abbracci, commozione, orgoglio, ammirazione per una famiglia esempio. Quella di Alessandro Giani – il papà Davide, la mamma Daniela e la sorella Serena – morto lo scorso Natale a seguito di un drammatico incidente alla cartiera Mayer di Cairate ed insignita in una cerimonia toccante della benemerenza civica in occasione della festa patronale di San Maurizio dopo una lunga serie di interventi sentiti di istituzioni civiche e religiose. Questo il passo principale del testo della delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale. «La famiglia Giani in un momento di dolore ha saputo prendere una decisione importante e significativa generando reali possibilità di sopravvivenza per altre persone ed un esempio positivo da seguire e continua ad impegnarsi a favore della nostra società attraverso importanti iniziative che prendendo spunto dal ricordo del figlio Alessandro creano aggregazione, unione per i giovani».
Momento solenne con la consegna del riconoscimento da parte del sindaco Nicola Poliseno, del responsabile della comunità pastorale San Maurizio don Gabriele Gioia e dal sindaco dei ragazzi Lucrezia Pedroniin cui sono state forti le lacrime, la fierezza e il sostegno e vicinanza reciproca. D’altronde la famiglia – fervente credente – non ci ha pensato un attimo e così Alessandro con la decisione dell’espianto degli organi vive ancora in altre persone, lui c’è ed è sempre presente senza nemmeno dimenticare l’impegno sociale che vede in prima linea la famiglia qui a Cassano.
Ha detto mamma Daniela: «Sono passati nove mesi da quando Ale ci ha lasciati, Alessandro è stato un dono di vita per noi e per gli altri, cerchiamo di vivere ogni istante in pienezza, il nostro dolore è stato ed è grande, lacerante, inaspettato, la realtà è dura ed innaturale ma la vita, il nostro modo di essere e di credere ci dice di andare avanti, non siamo mai stati soli, grazie a tutti voi».
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