SINTI
All’asta il campo nomadi
Un terzo del terreno di via Deledda sarà venduto. Tre famiglie andranno a vivere in appartamento
Un terzo del terreno su cui sorge il campo nomadi di via Deledda sarà messo in vendita all’asta: perché si possa dare il via all’operazione, che di fatto è la premessa per lo smantellamento della struttura voluta alla fine degli anni Novanta dall’allora giunta di centrosinistra, manca solo il nulla osta del consiglio comunale, che dovrebbe arrivare già nel corso della seduta di dopodomani.
«Tutte le convenzioni firmate dal Comune per il campo nomadi sono scadute - spiega il sindaco della Lega Nord Alessandro Fagioli - e direi che ormai questo tipo di esperienza può considerarsi conclusa. Preciso però, senza aggiungere altro perché intendo aspettare la discussione in consiglio comunale, che non è nostra intenzione danneggiare nessuno, anzi, aggiungo che vogliamo trovare una soluzione adeguata e mirata a integrare ancora di più queste famiglie Sinti, che sono residenti a tutti gli effetti nel nostro Comune, nel tessuto sociale saronnese».
Tre le famiglie interessate dalla vendita del primo lotto del campo nomadi, che con tutta probabilità, saranno invitate ad andare a vivere in altrettanti alloggi comunali, mentre l’amministrazione userà il terreno di via Deledda per fare cassa: pare infatti - ma il sindaco né conferma né smentisce - che i primi interessati all’acquisto dell’area siano i proprietari dei vicini insediamenti industriali, intenzionati ad ampliare la propria attività. E, si dice a mezza voce nella zona, a togliersi di torno dei vicini ritenuti scomodi.
Filerà tutto liscio o i programmi dell’amministrazione comunale incontreranno qualche intoppo? Una domanda a cui è difficile dare risposta tenendo conto che la situazione non cambierà radicalmente, ma solo parzialmente: l’altra parte del campo nomadi, quella più grande e su cui vive la maggioranza delle famiglie, continuerà - per ora - a esistere. E con esso continueranno a vivere tutte quelle problematiche che la Lega suppone di non potere risolvere, se è vero come è vero che per i Sinti ha programmato un radicale cambio di strategia. Sembra, piuttosto, una sorta di prova generale: si incomincia con tre famiglie per vedere se queste andranno davvero a vivere in un appartamento e se riusciranno a integrarsi con gli altri condomini. In caso positivo, poi, si procederà con il trasferimento anche della parte più numerosa dei nomadi, altrimenti bisognerà pensare a una stretegia nuova. Insomma, per i Sinti Fagioli ha pensato alla politica dei piccoli passi: si tratta di capire verso dove saranno compiuti...
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