Papa
Anche gli scout in campo per la sicurezza del Papa a Bangui
Al fianco di caschi blu, truppe francesi e polizia
Bangui, 28 nov. (askanews) - Non solo caschi blu, polizia e militari francesi, anche gli scout collaboreranno a garantire la sicurezza di Papa Francesco nella sua visita, domani e lunedì, nella Repubblica centrafricana. Al campo sfollati della parrocchia Saint Sauveur, che ospita più di 3.000 persone, un gruppo di scout è impegnato nella prova generale: mano nella mano formeranno un cordone di sicurezza tra il pontefice e la folla. "Siamo molto felici di vedere il Papa. Lui sa cosa sta succedendo nel nostro Paese ed è forse venuto il momento di chiedere a Dio di salvarci", ha detto uno di loro, Fidèle Nodjindorom.
Da parte sua, il ministro per la Sicurezza della Repubblica centrafricana, Chrysostome Sambia, ha assicurato che "è stato fatto tutto per garantire la sicurezza del Papa (...) non vi è alcuna minaccia reale". Saranno i caschi blu dell'Onu (10.900 uomini), la forza francese Sangaris (900) e polizia locale a garantire la sicurezza nella capitale centrafricana, dove il dispositivo è stato rafforzato in particolare nei luoghi in cui si recherà il Pontefice, ossia l'enclave musulmana PK5, lo stadio che conta 20.000 posti e il campo sfollati.
La stessa cattedrale di Bangui, dove domani Papa Francesco aprirà la Porta santa, anticipando l'avvio del Giubileo della misericordia, sarà sorvegliata questa notte dal battaglione del Bangladesh della forza Onu, "per evitare sorprese", ha detto il capitano Kamrul.
(fonte Afp)
© Riproduzione Riservata