LA CERIMONIA
Applausi al Cairolino bianconero
Marotta premiato dagli Amici del Liceo: «Porto alla Juve i valori del mio Liceo»

Bobo Maroni l’ha accolto con la sciarpa rossonera stretta al collo: un vezzo da milanista. Beppe Marotta da Avigno, però, al sarcasmo altrui è abituato e applica alla lettera il precetto virgiliano dantesco: «Non ragioniam di lor ma guarda e passa".
L’adunata natalizia degli Amici del liceo classico Cairoli riserva anche questi siparietti. Merito di Oreste Premoli e della sua squadra d’innamorati cronici della classicità griffata "Cairoli" che può contare sul preside ex alunno Salvatore Consolo, sulla "regista" Doretta De Bastiani, su docenti appassionati quali Silvio Raffo (che ha presentato il nuovo calendario realizzato da docenti e alunni, dedicato al teatro e alla ricerca scientifica) e su un numero crescente di "attivisti" alle cene degli auguri: dal sindaco Attilio Fontana all’ex presidente degli industriali varesini Michele Graglia, da insegnanti d’indiscutibile valori quali Ebe Comotti e Vittoria Trotti, a ex studenti quali l’agronomo Daniele Zanzi e al docente bocconiano Andrea Colli.
Insomma a premiare l’amministratore delegato della Fc Juventus Spa, l’altra sera, al Golf Club di Luvinate, c’erano tanti protagonisti della vita sociale non solo varesina. Ma soprattutto c’erano oltre cento ex alunni di tre generazioni, accomunati dagli studi nella sede di via Dante e dalla passione per l’umanesimo coltivato in ogni sua forma.
«È un onore ricevere questo premio - ha detto emozionato Marotta, ritirando il sedicesimo Cairolino - per tutto quel che rappresenta. E sono orgoglioso di riceverlo dalla mia gente: quella del liceo in cui ho vissuto una stagione straordinaria, e quella della mia città. Anche se oggi vivo tra Genova e Torino resto legato alla mia terra».
La motivazione del riconoscimento - già toccato a Raimondo Malgaroli, Dante Isella, Alfredo Ambrosetti, Clara Guidi, Giovanni Valcavi, Italo Belli, Roberto Maroni, Paolo Lamberti, Giuseppe Armocida, Giacomo Campiotti, Michele Graglia, Ebe Comotti, Daniela Colonna Preti e Antonio Bulgheroni - sta nell’intuizione dello Juventus College: «Siamo la prima società al mondo - ha spiegato Marotta - ad aver creato un liceo parificato per i nostri atleti. L’abbiamo fatto perché sappiamo quanto sia difficile conciliare l’istruzione con gli impegni sportivi, sempre più pressanti, per i giovani. Il prossimo passo sarà dotarci di un corso universitario per il management sportivo».
Sulla recentisisma eurodelusione, Marotta non ha glissato: «Abbiamo sbagliato. Punto. Ora ci aspetta un torneo altrettanto difficile qual è l’Euroleague ma abbiamo uno stimolo ulteriore a dare il massimo: la finale si giocherà nel nostro stadio. Esserci sarebbe bellissimo ma la strada è molto più difficile di quanto non la dipingano certi esperti».
La serata ha riservato altri momenti emozionanti come la consegna della borsa di studio intitolata al compianto medico casciaghese Ambretta Michetti, e consegnata dalla madre Maria Rosa, a Adele Antonini, studentessa modello al Cairoli e altrettanto brava a disimpegnarsi alla facoltà di Medicina di Trieste.
Esemplare, per comprendere il sentimento che lega gli ex cairolini, è stata la chiosa di Laura Bramati Graglia, già presidente del Consiglio d’Istituto del Cairoli e premiata per la sua instancabile attività di sostegno al liceo: «Vi ringrazio perché non credo di meritarmi questo riconoscimento. È come se mi premiassero per volere bene alla mia famiglia».
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