CURIOSITÀ
Aquile sopra Varese
Doppio avvistamento in Valganna e a Belforte. L'esperto: "Possibile, anche se è difficile che si spingano in città. Attenzione a non confonderle con falchi e poiane"
Non un colpo di calore e nemmeno una insolazione, a determinare l’avvistamento di aquile sopra i nostri cieli. Lunedì 3 sono giunte due segnalazioni. Una da un residente in Valganna, dove è molto probabile si tratti davvero di aquile “in gita” dal Luinese e dalla Svizzera. L’altra segnalazione è giunta invece da un abitante di Belforte che ha avvistato tre rapaci nel cielo, alle 9.30 di domenica mattina.
«Sia a me sia a mia moglie è parso di vedere aquile vere, anche per i colori del becco. Sembrava che avessero un aquilotto al seguito». L’avvistamento è stato fatto in direzione del Campo dei Fiori, da parte della coppia che guardando fuori dalla finestra di casa, che sorge in un quartiere superpopolato, è rimasta a bocca aperta. A che altezza, i rapaci? «Non lo sappiamo, impossibile dire così, ma l’impressione era che si trattasse di una coppia con il loro piccolo». Possibile, aquile in città o, perlomeno, sotto il Sacro Monte?
«Tutto è possibile, però mi sembra improbabile che in questo periodo si possano avvistare aquile a Varese», dice Adriano Martinoli, esperto di zoologia e docente all’Insubria. «Vi sono, e non pochi, poiane, falchi picchiaioli e soprattutto nibbi bruni», prosegue il docente che è a capo dell’Unità di analisi e gestione delle risorse ambientali. Le aquile non nidificano da noi» e in questo periodo, con i piccoli che devono imparare a volare, non si allontanano molto dai nidi. Ciò non toglie che “fuori” dall’ambiente urbanizzato, sui monti verso il confine con la Svizzera, ne siano state segnalate parecchie negli ultimi mesi. E che gli esperti della Lipu abbiamo sottolineato che alcune aquile siano habitué del pendolarismo di frontiera.
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