L'ALLARME
Arno in secca, fauna a rischio
Livello idrico sempre più basso, pesci e anatre in difficoltà. Ma Fai e Legambiente si prendono a cuore le sorti del "fiume" cittadino
In secca anche l’Arno a Gallarate: letti simili a corridoi di ghiaia, galline che razzolano dove dovrebbero nuotare i pesci. In realtà questi ultimi non sono molto numerosi in vari tratti, ma ogni tanto qualcuno è stato avvistato, nei periodi in cui l’acqua scorre abbondante, cercare di prenderne qualcuno con tanto di canna da pesca. Più complicato è per le anatre che frequentano spesso le sponde. Vista la penuria di acqua, alcune sono volate via, a caccia di altri lidi. L’acqua è comunque a livelli molto bassi e in alcuni punti il caldo e la lentezza di scorrimento hanno determinato la formazione di alghe (per esempio al ponte vicino a via Bottini). Non è raro vedere così il torrente che attraversa la città. Più raro è che se ne parli al di là dei fenomeni di degrado o, appunto di piena o di secca. Eppure quest’estate potrebbe cambiare qualcosa, perché alcune associazioni ambientaliste vorrebbero riportare l’Arnetta al centro del dibattito.
Lo spiega Walter Girardi, che come Fai - Delegazione del Seprio, tempo fa ha scritto anche un’osservazione al piano di governo del territorio proprio su questo punto, e se ne occupa anche Legambiente. «Avevamo deciso anche attraverso le osservazioni di far partire una riflessione a livello di città di Gallarate. Per ora è solo un’idea teorica, non concreta, nel senso che non abbiamo progetti in mano ma vorremmo aprire un confronto su come recuperare l’Arno. L’idea nostra, e spero nelle prossime settimane o a settembre di poterne parlare con qualche assessore gallaratese, è di provare a coinvolgere tutta la città: associazioni, commercianti, attività, amministrazione e cittadini, per una riflessione a 360 gradi su come vedere il futuro di questo torrente. C’è chi lo vorrebbe completamente interrato, chi no, chi ricorda il suo passato, i ponti, ciascuno con una storia e una caratteristica diverse, che lo attraversano - dice Girardi - Gallarate è l’unica città che viene attraversata da questo corso d’acqua, le altre sono lambite non a livello così centrale. Che rapporto vedere in futuro tra città e torrente? Varrebbe la pena per esempio mantenere il livello idrico tutto l’anno? Considerazioni che andrebbero fatte all’interno di un tavolo di discussione».
C’è anche una tesi di laurea, quella del candidato sindaco per il centrosinistra a Samarate, Davide Sironi, che dava alcuni spunti tecnici per riutilizzare a fini turistici e naturalistici l’Arnetta, dove in una parte si immaginavano passeggiate in alcuni tratti lungo il percorso. Insomma per Fai e Legambiente sarebbe il momento giusto per «aprire un rapporto tra torrente Arno e Gallarate, capire che tipo di interventi tecnici sarebbero possibili.
Il circolo locale di Legambiente al torrente ha dedicato un articolo sul suo blog qualche mese fa (www.legambientegallarate.wordpress.com), dove ne traccia peculiarità e suggerisce spunti di riflessione.
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