Riforme
Arrivano in Cassazione le firme per il referendum sulle riforme
Depositate dalle opposizioni e dalla maggioranza
Roma, 20 apr. (askanews) - Parte la campagna in vista del referendum sulle riforme costituzionali che dovrebbe tenersi ad ottobre. In Cassazione opposizioni e maggioranza depositano, in giornata, le firme di senatori e deputati per chiedere che gli italiani siano chiamati alle urne per confermare o meno la riforma targata Renzi-Boschi: ovviamente, le opposizioni a sostegno delle ragioni del 'no', la maggioranza di quelle del 'sì'.
Già depositate al 'palazzaccio' di piazza Cavour le 103 firme dei senatori delle opposizioni - Fi, M5S, Sel, Lega e Cor - che "non condividono la riforma costituzionale" e chiedono di "attivare la procedura di referendum popolare ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione". "Sono un terzo del Senato", ha spiegato Vito Crimi del Movimento 5 Stelle, aggiungendo: "Questo referendum non è una concessione del governo come vuol far credere Renzi ma lo prevede la nostra Costituzione in quanto non sono stati raggiunti i 2-3 di voti sul deprecabile provvedimento che porta la triplice firma di Renzi-Boschi-Verdini".
Analoga iniziativa dal Pd e dagli altri partiti della maggioranza, che stanno raccogliendo le firme a sostegno della richiesta del referendum confermativo delle riforme costituzionali, da depositare alle 13.45 in Cassazione.
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