MAPPA
Artrite reumatoide, i vantaggi del Registro
Da tempo si avvertiva la necessità di una mappa dettagliata sull’aspetto clinico e sul percorso di cura di migliaia di pazienti con artrite reumatoide, malattia tra le più invalidanti. Il senso è andare oltre gli studi clinici e capire l’impatto che hanno nella vita di questi pazienti i nuovi farmaci biologici, misurarne l’appropriatezza e comprendere al tempo stesso il loro fabbisogno terapeutico. Al momento è l’Emilia Romagna la prima regione ad aver attivato un Registro dei pazienti con artrite reumatoide già in trattamento, Registro che dal prossimo anno sarà allargato ad altre patologie reumatiche. Una risorsa molto utile per le autorità sanitarie che possono avere informazioni utili per programmare interventi e scelte. Inoltre, i medici specialisti possono confrontare i casi clinici sulla base di parametri omogenei. Secondo gli ultimi dati Istat un italiano su dieci convive con una delle 120 diverse malattie reumatiche: da forme come artrosi, reumatismi extrarticolari e osteoporosi, a forme di carattere infiammatorio, o di genesi autoimmunitaria come l’artrite reumatoide. Dai dati finora raccolti sul Registro risultano due evidenze: la risposta farmacologica è più efficace quanto più precoce è il trattamento e a lungo termine si hanno risultati migliori nei pazienti in terapia con farmaci biologici rispetto a quelli trattati con farmaci tradizionali. Ottimo per i biologici anche il profilo di sicurezza. La convivenza quotidiana con una malattia reumatica è resa problematica dal dolore, sintomo principale, da una scarsa comprensione che il paziente trova in ambito familiare e lavorativo, dalla limitata conoscenza di queste patologie che porta molti pazienti a informarsi su internet. Il nuovo Registro è una grande opportunità per questi pazienti: aumentando l’informazione si aiutano a uscire dall'isolamento e soprattutto a trovare risposte terapeutiche (g.c.s.)
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