Eterologa
Ass. Coscioni: da Cnt gravissima violazione dati donatori gameti
"Via il responsabile del Centro Nazionale Trapianti"
Roma, 18 nov. (askanews) - L'Associazione Luca Coscioni chiede al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la rimozione del direttore del Centro Nazionale Trapianti per aver violato l'anonimato dei donatori di gameti in Italia.
"C'è stata una violazione gravissima dei dati dei donatori di gameti nel nostro Paese che non trova giustificazione", ha affermato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. "Per la prima volta, da quando le tecniche di fecondazione eterologa sono in vigore in Italia sono stati violati i dati che garantiscono l'anonimato dei donatori", ha aggiunto.
Gallo ha spiegato che, dal mese di marzo alla fine di giugno scorsi, il Centro Nazionale Trapianti ha chiesto alle Regioni e ai Centri di procreazione medicalmente assistiti l'invio per fax di una serie di dati sensibili sulle donatrici, sui donatori, sulle famiglie riceventi e sui nati dalle fecondazioni, in violazione della legge sulla privacy e della legge 40.
Lo stesso Garante per la protezione dei dati personali, cui si è rivolta l'Associazione Luca Coscioni, che ha svolto un'istruttoria ha evidenziato che la "condotta del Cnt non è conforme alle legge sulla privacy", ha precisato Gallo sottolineando che l'Autorità ha anche reso noto che il Centro Nazionale Trapianti dal 1°Luglio 2015 ha modificato la procedura di raccolta dati, al fine di conformarle alle regole in materia di protezione dei dati personali, in particolare è stato previsto una algoritmo di cifratura per la tracciabilità rispetto ai dati conservati presso i centri di Pma.
"Chiediamo al ministro che, colui che ha determinato tale violazione dal mese di marzo fino al 30 giugno scorso, cioè il responsabile del Centro nazionale trapianti venga rimosso con effetto immediato. Se ciò non dovesse acccadere il ministro sarà corresponsabile di questo fatto grave, avvenuto nel nostro Paese mettendo a rischio la vita e il futuro di famiglie italiane che per avere un bambino hanno fatto ricorso a tecniche con donazioni di gameti".
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