SICUREZZA STRADALE
Strisce pericolose: a Varese attraversare è un rischio
Alcuni dei punti più critici della viabilità pedonale nella “città giardino”. Spesso i passaggi più insidiosi sono in curva

Quanto le strisce pedonali di Varese sono sicure? Il Codice della Strada stabilisce che gli attraversamenti pedonali debbano essere realizzati in corrispondenza di incroci, semafori o in punti in cui la presenza di pedoni è particolarmente elevata. Ma la decisione finale sulla collocazione delle zebre spetta al Comune, che valuta le condizioni specifiche del traffico, la velocità dei veicoli, la visibilità e, soprattutto, la necessità di tutelare i pedoni. Pedoni che però, in alcuni casi, vorrebbero dire la loro. Specialmente quando gli attraversamenti si trovano dietro alle curve, sono scoloriti, oppure in punti dove c’è poca visibilità o le auto corrono troppo. I numeri purtroppo sembrano dare loro ragione: tra il 2023 e il 2024, le violazioni di mancata precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali a Varese sono raddoppiate. A Casbeno, in viale Sant’Antonio, in prossimità del civico 73, c’è un attraversamento dove i negozianti del comparto raccontano le frequenti brusche frenate degli automobilisti e il terrore negli occhi dei pedoni.
IN CENTRO
Un altro attraversamento che si affronta mettendosi la mano sul cuore si trova proprio nel cuore della città, vicino alla Camera di commercio, in via San Francesco. Chi attraversa in quel punto, magari per recarsi a Palazzo Estense, deve fare molta attenzione ai veicoli che arrivano dal parcheggio Aci, che spesso si accorgono dei pedoni solo all’ultimo momento. Pericoli sono stati segnalati anche in via Magenta: se è vero che nella parte della strada più vicino a largo Flaiano, a fronte dei tanti incidenti, l’attraversamento è stato messo in sicurezza, è altrettanto vero che resta il pericolo sulle altre zebre, per via della scarsa visibilità, della velocità a cui sopraggiungono i veicoli alla sera.
SE SONO SCOLORITE
Senza contare le zebre divenute invisibili. Come quello di via Stadio, in prossimità della fermata della linea P, dove il pedone per attraversare deve dotarsi di immaginazione e di fortuna. Le strisce pedonali sono ormai solo un ricordo in fondo a viale Aguggiari, a ridosso del centro storico, all’incrocio con le vie Grandi e Castelli.
A METÁ
Strano fenomeno, poi, quello degli attraversamenti “dimezzati”: ne resta una sola metà, perché l’altra è stata cancellata da cantieri aperti per effettuare lavori nei sottoservizi. Questi attraversamenti “a metà” sono particolarmente pericolosi perché lasciano il pedone a se stesso, in mezzo al traffico, in balia delle auto.
AVIGNO PERICOLOSA
Attraversamenti poco praticabili si trovano anche nei quartieri. Ad Avigno, ad esempio, sulla via Astico, strada famosa per l’alta velocità, si ha paura a mettere un piede giù dal marciapiede, specialmente quando l’attraversamento pedonale conduce dritto al muro di un edificio. Un attraversamento pericoloso si trova a Masnago, tra via Piemonte e via Amendola, proprio dietro ad una curva. Il pedone, in quel caso, attraversa con la paura di essere falciato dalle auto provenienti dalle Poste di via Amendola. Sarebbe una strage perché i pedoni in molti casi sono bambini diretti all’asilo Tallachini.
BUCCIA DI BANANA
Pericolosi, ma per il rischio di scivolare, soprattutto nelle giornate di pioggia, sono gli attraversamenti di via Veratti. I cubetti di porfido appena posizionati, sotto le suole delle scarpe lisce, fanno l’effetto di una buccia di banana. Fermo restando che, quando i veicoli corrono o i conducenti sono distratti, non ci sono attraversamenti pedonali sicuri. Lo dimostra, purtroppo, l’incidente che si è verificato la scorsa estate sulle strisce pedonali di via Sacco, che hanno portato alla morte di un turista.
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