L'ARRESTO
Automobilista in ostaggio
Evaso dal carcere di Como, ferma una vettura e, pistola alla tempia, costringe il conducente a prelevare dal bancomat e a dirigersi verso Milano. Ma arrivano i carabinieri e la fuga finisce a Nerviano, sul Sempione
Evaso dal carcere di Como, dove gli era stato concesso un permesso di uscita temporaneo, era arrivato a San Vittore Olona: qui impugnando una pistola e fingendosi carabiniere aveva fermato un’auto e sequestrato il conducente. Dopo averlo costretto a prelevare dei soldi voleva farsi portare a Milano, ma la sua fuga sul Sempione è finita a Nerviano dove i carabinieri lo hanno intercettato e arrestato con una sfilza di accuse da fare invidia al più incallito dei criminali.
E’ successo martedì 26, in serata: l’arrestato è un 36enne dell’est Europa, pluripregiudicato e già condannato a 15 anni di carcere per rapine. Uscito grazie a un permesso, l’uomo aveva ricominciato subito a darsi da fare. Pistola in pugno, l’altra sera verso le 22.45 si era piazzato in mezzo alla via Roma di San Vittore Olona. Lì aveva aspettato il primo automobilista di passaggio, e qualificandosi come un carabiniere gli aveva puntato l’arma contro dicendo che doveva requisire la macchina. Invece di fermarsi il passante aveva accelerato, e così il rapinatore se l’era presa con chi veniva dietro di lui. Per costringerlo a fermarsi l’uomo ha esploso due colpi in aria, poi è salito in macchina e puntando la pistola contro chi era al volante lo ha costretto ad andare a un bancomat per prelevare 200 euro. La scena è stata vista da diversi testimoni, che subito hanno chiamato il 112 lanciando l’allarme ai carabinieri. Il rapinatore però è stato velocissimo: dopo aver intascato i soldi dell’automobilista, è risalito in macchina e lo ha costretto a partire per Milano. Grazie alle indicazioni dei testimoni, poco dopo i militari del Nucleo radiomobile e delle caserme di Cerro Maggiore e Nerviano hanno intercettato l'auto in fuga sul Sempione. L’inseguimento è durato una manciata di chilometri, a Nerviano la macchina è stata bloccata e il rapinatore immobilizzato. Solo a quel punto si è scoperto che la pistola che teneva in pugno era caricata a salve: l’uomo che aveva preso in ostaggio era comprensibilmente impaurito ma stava bene.
Arrestato, lo straniero è stato accompagnato al carcere di Busto Arsizio, dove ora è a disposizione dei magistrati.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola giovedì 28 maggio
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