L’ALLARME
«Suo marito è in carcere»: truffatori a Barasso
Si spacciano per i carabinieri di Gavirate e telefonano a una donna: «Ha investito un bambino»
Si sono presentati come i carabinieri della Stazione di Gavirate: mercoledì scorso alle ore 12.05 improvvisamente è suonato il telefono fisso di casa Cerutti e la moglie di Giancarlo, Tiziana, ha sollevato la cornetta. Quello che gli è stato detto, dall’altro capo del telefono, avrebbe dovuto agghiacciarla se non avesse avuto sangue freddo e lucidità nel capire che poteva essere una truffa. Questa esperienza viene raccontata allo scopo di allertare e far conoscere le tante modalità dei malviventi per poter ottenere denaro. Naturalmente chi telefonava non erano i carabinieri. Questa la comunicazione dei truffatori: «Suo marito ha avuto un incidente qui a Barasso. Ha investito un bimbo procurandogli una commozione cerebrale. È in stato di fermo». Mentre sentiva queste parole, la moglie ha avuto la prontezza di chiamare sul cellulare il marito, il quale le ha detto che stava ancora lavorando e sarebbe arrivato presto a casa. Non paghi, nonostante avessero compreso di essere stati scoperti, hanno invitato la signora a contattare un avvocato di cui hanno fatto il nome. Purtroppo l’apparecchio telefonico fisso usato non registra le chiamate e i Cerutti non hanno potuto risalire a chi aveva inventata la truffa, che sarebbe sfociata sicuramente in una richiesta di denaro, ma è stata subito immediata la premura di chiamare i carabinieri di Gavirate.
Le forze dell’ordine hanno sottolineato, oltre l’adozione delle opportune misure di sicurezza, di chiamare immediatamente il 113.
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