SERIE A1
Okoye: «A Venezia per cancellare il primo ko»
L’ala biancorossa: «Sappiamo dove migliorare ma la classifica non ci rende giustizia»
«Il momento è difficile perché la squadra si esprime su buoni livelli ma la classifica non ci premia. Però tutti noi manteniamo la fiducia in quello che stiamo facendo, perché sappiamo quel che serve per tornare a vincere».
Stan Okoye non perde la fiducia nella capacità di reazione della Pallacanestro Varese nonostante i rovesci in serie della ultime settimane.
L’ala nigeriana scaccia lo spettro della sfiducia per le quattro sconfitte consecutive: «Dobbiamo continuare a lavorare duro in allenamento, fare tesoro dei video che prepara lo staff tecnico e compiere quei piccoli aggiustamenti necessari per invertire la rotta».
Qual è la ricetta per invertire la rotta?
«La priorità è limitare gli errori commessi, facendone tesoro soprattutto nella gestione dei possessi, e concentrarsi ancora di più sulla difesa. Nelle ultime sei partite ne abbiamo perse due all’ultimo tiro e due all’overtime: siamo andati vicinissimi al successo e almeno tre volte lo avremmo anche meritato. Ma arrivare vicinissimi non dà punti in classifica: inutile cercare scuse, è chiaro che dobbiamo migliorare».
La sensazione però è che la classifica venda Varese peggio di quella che è...
«La chimica del gruppo è ottima, sappiamo che facendo le cose giuste potremo invertire la rotta e siamo fiduciosi che possa accadere presto. La classifica non ci premia, ma siamo una squadra migliore di quanto appaia attualmente basandoci sul piazzamento; e ci teniamo tantissimo a dimostrare che il nostro valore non è quello dell’ultimo posto in classifica».
Quanto ha pesato la perdita di Antabia Waller nell’economia delle ultime quattro gare, tre delle quali perse in volata?
«Da una parte aver giocato fino in fondo anche senza di lui mostra quanto è profonda la nostra squadra, perché abbiamo retto l’urto di avversarie più quotate grazie all’impatto dei suoi sostituti. Dall’altra è evidente che “Taj” era una risorsa fondamentale, soprattutto nei finali di partita, perché cercavamo molto le soluzioni per il suo tiro da fuori e ci dava un riferimento importantissimo. Ora dovremo fare senza di lui, speriamo di avere presto un aiuto, ma nel frattempo dobbiamo continuare a lottare».
A livello personale ha avuto un girone d’andata di alto livello (14,5 punti e 7,9 rimbalzi), è contento del suo rendimento?
«I numeri sono positivi, però non mi accontento di quello che ho fatto finora: voglio continuare a dimostrare di poter migliorare ancora tanto, per me è importante ripagare il coach e il club della fiducia che mi ha dato in estate. Sento di poter fare ancora meglio in termini di continuità e impatto generale».
Domenica 21 gennaio, a Venezia, vi aspetta un impegno sulla carta proibitivo. Cosa bisogna aspettarsi?
«Partita difficilissima, ma ci teniamo molto a cancellare il ricordo amaro dell’esordio casalingo stagionale terminato con una brutta sconfitta. La Reyer ha qualche problema di infortuni, ma noi dobbiamo concentrarci su noi stessi, imparare dagli errori commessi e mettere in campo grinta ed energia contro i campioni in carica».
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