VILLA MYLIUS
Battaglia sul parcheggio
No all’area di sosta per l’Accademia di cucina. Galimberti: «Fermeremo il progetto, il verde va tutelato»
Ad accendere la polemica, è ancora una volta il luogo dove le auto si spengono. I parcheggi. Il dibattito politico, amministrativo e civico a Varese ruota di nuovo attorno a un posteggio. Un posteggio che non c’è ma che, nelle intenzioni della giunta, dovrebbe sorgere. Luogo: l’interno di un parco storico. Quello di Villa Mylius dove nascerà l’Accademia del gusto e delle Arti. Un obiettivo centrato, quello della giunta Fontana, che ha siglato l’accordo con la Fondazione Gualtiero Marchesi ma che ha già suscitato polemiche. Se sono universalmente riconosciute le opere d’arte del grande chef, il progetto che ruota attorno al recupero della villa settecentesca donata al Comune dalla famiglia Babini Cattaneo diventa argomento per le prime schermaglie elettorali. Al centrosinistra, l’idea che esista già un progetto preliminare per la sosta delle auto all’interno del parco, non piace per niente. «Siamo pronti a fermarlo», ha annunciato il candidato sindaco del centrosinistra Davide Galimberti, “interrogato” dai giornalisti al Twiggy. «Non si costruiscono parcheggi all’interno di parchi». Posizione fortemente condivisa anche da Daniele Zanzi di Varese 2.0, il comitato che ha mosso i primi passi proprio contro un parcheggio (quello mai nato e dal destino molto incerto, alla Prima Cappella) e dal Pd, per voce del capogruppo a Palazzo Estense Fabrizio Mirabelli.
Zanzi allarga la polemica, proponendo addirittura di “fare altro” a Villa Mylius: «Credo che progetti così importanti abbiano la necessità di essere valutati non dalla giunta ma dal consiglio comunale e non possano essere varati da una giunta in scadenza». Fa anche una proposta, Zanzi: coinvolgere l’università e creare, per esempio, un corso di laurea di architettura del paesaggio «visto che in Italia ve ne sono pochi, per esempio a Genova e a Torino».
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