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Bce, Draghi: Brexit potrebbe "rannuvolare" prspettive di crescita
"Francamente non sappiamo cosa succederà a medio termine"
Washington, 8 ott. (askanews) - La Brexit potrebbe avere conseguenze negative a medio termine per l'economia europea fino al punto di "oscurare" le prospettive di crescita. A lanciare il monito è stato Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi in una conferenza stampa tenuta a Washington durante gli incontri annuali del Fondo Monetario Internazionale.
Il banchiere centrale, rispondendo a una specifica domanda, ha osservato che le conseguenze a breve termine del referendum britannico sono state meno drammatiche del previsto, ma questo non significa, ha aggiunto, che l'attenzione sia cessata. "Non sappiamo, francamente, cosa succederà nel medio termine", ha detto. L'evento è molto significativo e pensare che non abbia alcuna conseguenza sarebbe probabilmente troppo speranzoso",
ha aggiunto, implicitamente confermando che i partecipanti alla riunione hanno parlato del crollo improvviso della sterlina avvenuto venerdì.
"Non possiamo dire - ha insistito Draghi - quali siano le conseguenze esatte a medio termine, in quanto questo dipende anche da quanto lungo sarà il periodo di incertezza dopo il referendum e quale sarà la forma finale dell'accordo che sarà raggiunto tra le varie parti.
Secondo il presidente della Bce si rtatta comunque "di un'altra delle incertezze politiche che rannuvolano le prospettive di crescita. E questo è il punto principale fatto da molti partecipanti (nel corso della riunione FMI), me compreso", ha detto.
La sterlina britannica ha registrato un crollo venerdì sui mercati asiatici, perdendo circa il 6% nei confronti del dollaro, prima di recuperare terreno e cancellare alcune delle sue perdite.
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