Comunali
Berlusconi accantona Marchini: candidato a Roma resta Bertolaso
Non decolla tentazione sfidare Meloni con "vero centrodestra" Marchini-Storace. Fi a un passo scissione
Roma, 23 apr. (askanews) - Guido Bertolaso resta il candidato di Forza Italia a Sindaco di Roma. Lo ha assicurato Silvio Berlusconi, confermando "la nostra convinta scelta e il nostro deciso sostegno a Guido Bertolaso" in una dichiarazione messa nero su bianco al termine di una lungo sabato di colloqui politici a palazzo Grazioli come non se ne vedeva da tempo.
"Come abbiamo sempre affermato - ha affermato Berlusconi- noi abbiamo fatto del mantenimento della parola data la regola del nostro impegno politico. Per questo non possiamo accettare che gli accordi pubblicamente assunti vengano disattesi, men che meno per calcoli egoistici di partito. Per questa ragione, pur dispiaciuti che a Roma non si sia potuta realizzare l'unità del centrodestra, ribadiamo la nostra convinta scelta e il nostro deciso sostegno a Guido Bertolaso. Riteniamo sia l'unico tra i candidati sindaci in campo in grado di risollevare la capitale d'Italia dallo stato di degrado in cui si trova dopo anni di cattiva amministrazione. Il suo curriculum non permette alcun dubbio al riguardo per le tante impegnative e complesse emergenze che ha saputo affrontare e risolvere, con competenza e decisione, nel corso della sua lunga carriera al servizio del Paese . Per questoinvitiamo i cittadini romani a scegliere il futuro sindaco di Roma non per simpatie e vicinanze politiche, ma avendo a cuore soltanto il loro concreto interesse e l'interesse della loro città".
La comunicazione ufficiale di palazzo Grazioli sarebbe stata sollecitata dallo stesso Bertolaso per sentirsi almeno un pò più tutelato. Sfuma dunque, almeno per ora, la possibilità di una convergenza di Forza Italia su Alfio Marchini, a cui pure Berlusconi oggi ha dedicato tempo, con ritiro in parallelo di Bertolaso e Francesco Storace.
Berlusconi, d'accordo con lo stesso Bertolaso con il quale ha pranzato a palazzo Grazioli, avrebbe infatti lavorato buona parte della giornata a sondare fattibilità e solidità della possibilità di sfidare a Roma con un "vero centrodestra" da lui creato, quello Fdi-Lega di Giorgia Meloni e Matteo Salvini contrapposto e alternativo.
Ma la strada, nei colloqui che ci sarebbero stati con gli stessi Marchini e Storace, si sarebbe rivelata assai ostica se non impraticabile. Diversi interlocutori di Berlusconi oggi riferiscono di una Forza Italia a rischio scissione nel caso di convergenza su Marchini in alternativa a Meloni (e Salvini). E di sospetti incrociati circa le reali intenzioni dell'operazione, considerata dai contrari un "favore oggettivo" al candidato del Pd Roberto Giachetti in presenza di due candidati forti del centrodestra.
© Riproduzione Riservata