TECNOLOGIA E GIUSTIZIA
Besozzo, maestra manesca: rovinati i video degli abusi
I cd, ritenuti fondamentali, non sono leggibili. Come aggirare l’ostacolo?
Tutto era pronto, nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 13 novembre, per l’esame dell’imputata, una maestra di una scuola primaria di Besozzo, classe 1963, sotto processo per abuso dei mezzi di disciplina. E più precisamente per essere arrivata a gridare e a strattonare gli alunni così da tenere a bada una classe un po’ troppo irrequieta. Al punto da lasciare dei lividi addosso ad alcuni dei piccoli. Ma il pubblico ministero Davide Toscani ha chiesto al giudice Luciano Luccarelli un rinvio dell’esame, perché durante l’udienza sarebbe stato impossibile visionare i cd che contengono i video registrati da telecamere nascoste durante le lezioni ormai più di sei anni fa. Video che a quanto pare non “girano”, ma che sono ritenuti fondamentali dall’accusa, e anche dall’avvocato Romana Perin, legale di quattro famiglie costituitesi parte civile, per un puntuale interrogatorio dell’imputata, che è difesa dall’avvocato Gianmarco Beraldo.
Alla richiesta il giudice ha risposto sì, rinviando il processo al prossimo mese di aprile, tenuto conto del fatto che è impossibile vedere i video tramite i cd agli atti, ma quelle immagini in movimento sono quasi certamente recuperabili in altro modo dagli hard disk della Procura di Varese (l’avvocato Beraldo ha detto in aula di aver visto senza problemi il 70 per cento dei video da una chiavetta Usb).
Un caso interessante, insomma, per le conseguenze che può avere la lunga durata di un processo come in questo caso (prima udienza nell’ottobre 2019 e svolgimento complicato dal Covid) dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica. A metà dello scorso decennio salvare dei video su cd era normale, i lettori erano presenti in quasi tutti i computer e i software erano in grado di leggere tutti i formati senza che sorgessero problemi di compatibilità. Mentre oggi il panorama hi-tech è completamente cambiato, con la sparizione dei lettori dai pc e problemi appunto di compatibilità tra formati e programmi. Senza contare la delicatezza dei supporti alle prese con il passare degli anni.
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