LA DENUNCIA
Bimba imprigionata dal treno
Col braccio incastrato nella porta mentre il diretto parte da Porto Valtravaglia alla volta di Luino. Dopo la grande paura la rabbia del padre, Francesco Pellicini
Ha ancora la voce “strozzata” dallo spavento Francesco Pellicini, Checco per tutti i luinesi, noto attore (nonché direttore artistico del teatro Pasta di Saronno) fratello del sindaco di Luino Andrea e figlio del senatore Piero, nel raccontare quanto accaduto alla sua famiglia nella serata di venerdì, poco dopo le 19.30. «Faccio una premessa, dice, credo che queste vicende debbano essere rese note perché non accadano più. Mia moglie con mio figlio e mia figlia venerdì sera hanno preso il treno diretto di ritorno da Milano verso Luino, io li attendevo a Porto Valtravaglia. Giunti in stazione, luogo non sufficientemente illuminato secondo me, esce qualche persona dal treno ma dal vagone dove si trovavano i miei familiari non scende nessuno. C’era difficoltà ad aprire la porta ed i secondi prima della ripartenza scorrevano. Dopo più di qualche tentativo mia moglie è riuscita ad aprire le porte e a mettere sulla banchina del secondo binario mio figlio». Ma il racconto di un disservizio diventa presto la scena di un dramma. «Mia moglie - prosegue Pellicini - è scesa in fretta e furia allontanando mio figlio di 4 anni dalle rotaie e, nemmeno il tempo di girarsi a prendere la bambina che la porta si è chiusa con il braccio e l’ombrello di mia figlia incastrati nella porta ed è ripartito. Potete immaginare il dramma, con la bambina incastrata nella porta mentre urlavamo a squarciagola di fermare il treno. Una persona dall’interno ha riportato dentro il braccio di mia figlia ma capite bene cosa vuol dire inseguire in auto un treno da Porto Valtravaglia a Luino sapendo che la tua piccola è dentro da sola, di sera, con vagoni che erano pure al buio. Denuncio questa cosa pubblicamente perché desidero delle risposte. Bisogna aprire un capitolo in merito alle dotazioni dei macchinisti che si trovano a dare il via per le ripartenze e all’illuminazione delle stazioni che rientrano nella sicurezza di chi viaggia e di chi lavora».
© Riproduzione Riservata