DELITTO MACCHI
«Binda a processo»
Il sostituto pg Manfredda presenta la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del quarantanovenne, in carcere da gennaio
Chiesto il rinvio a giudizio per Stefano Binda, sospetto killer di Lidia Macchi. A depositare la richiesta è stato il sostituto pg di Milano Carmen Manfredda, che nelle scorse settimane aveva despositato la documentazione per la conclusione delle indagini. La mancata richiesta di proroga era già un chiaro segnale sulle intenzioni del magistrato milanese, che da circa tre anni aveva dato un netto impulso all’inchiesta sull’omicidio della ventenne studentessa di Casciago, avvenuto all’inizio del 1987, avocando le indagini nel capoluogo. Binda, 49 anni, di Brebbia, era un amico di Lidia e aveva frequentato lo stesso liceo della vittima. È in carcere da oltre dieci mesi, dal 15 gennaio scorso, e finora sono risultate vane tutte le richieste presentate dai suoi difensori per l’ottenimento di misure alternative alla carcerazione.
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