CASO MACCHI
Binda, i 50 anni in carcere
Domani l’uomo accusato dell’omicidio festeggerà il compleanno. Parla il suo difensore
«Qualche mese fa, parlando del suo cinquantesimo compleanno, Stefano mi aveva detto che sperava davvero di festeggiarlo fuori dal carcere. Purtroppo non è andata così, ma il mio assistito è ugualmente tranquillo e determinato, per quanto si possa essere tranquilli vivendo in una cella e dovendo affrontare un processo per omicidio». L’avvocato Sergio Martelli, uno dei difensori di Stefano Binda, in carcere da metà gennaio 2016 perché ritenuto dalla Procura generale di Milano l’assassino di Lidia Macchi (delitto che risale al 5 gennaio 1987), oggi, 11 agosto, sarà nella casa circondariale di Busto Arsizio per una visita che avrà carattere non tanto professionale quanto «umano». Domani, infatti, 12 agosto 2017, Stefano Binda compirà infatti 50 anni. Un traguardo esistenziale importante per tutti, dato che gli anni “tondi” hanno inevitabilmente risonanze particolari. Ma un compleanno che naturalmente in questo caso sarà impossibile festeggiare, anche se a Binda familiari e amici sono rimasti vicini dal primo momento, certi che l’accusa di aver ucciso Lidia, l’amica degli anni ‘80 a scuola e dentro Comunione e Liberazione, alla fine cadrà ad opera dei giudici della Corte d’Assise di Varese presieduta da Orazio Muscato.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 11 agosto
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