L’INDAGINE
«Binda scarcerato? No»
Ricorso in Cassazione della difesa dell’uomo accusato d’aver ucciso Lidia Macchi. La Procura generale s’oppone al suo rilascio
«Confermare la custodia cautelare in carcere di Stefano Binda, arrestato a gennaio con l’accusa di aver ucciso la sua compagna di scuola Lidia Macchia 29 anni fa a Varese». Questa è la richiesta del sostituto pg di Cassazione Alfredo Viola nell’udienza a porte chiuse davanti alla prima sezione penale. Il pg si è pronunciato per il rigetto del ricorso della difesa di Binda contro l’ordinanza del gip di Varese. L’avvocato Sergio Martelli ha presentato la richiesta di scarcerazione direttamente alla Cassazione, evitando il vaglio del riesame. La difesa punta all’insussistenza delle esigenze cautelari, sottolineando che non esiste pericolo di fuga, di reiterazione del reato e tanto meno di inquinamento delle prove. Binda è stato arrestato il 15 gennaio scorso ed è recluso nel carcere di San Vittore.
Ampio servizio sulla Prealpina di sabato 30 aprile.
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