L’APPELLO
Bisuschio, famigliola senza casa
Un incendio a metà settembre ha distrutto la loro abitazione: «Abbiamo perso tutto». Cercano un’altra sistemazione
L’emergenza non si spegne neanche quando le fiamme sono domate da tempo: una giovane famiglia con due bimbi piccoli è senza casa dal 15 settembre scorso, da quando un incendio scoppiato all’improvviso per un corto circuito ha mandato in fumo un intero appartamento al primo piano di una bifamiliare nel cuore di Bisuschio, in via Goldoni. A un mese e mezzo dai fatti, i genitori sono ancora in cerca di una sistemazione definitiva, ma fanno fatica a trovare alloggi in zona.
«Noi eravamo in affitto ma abbiamo perso tutto: arredi, vestiti e beni, con un danno ingente - racconta la madre - È stato un attimo, questione di minuti: io tornavo da scuola, dove ero andata a prendere i bambini come sempre. Alle 13 sono arrivata sotto casa e c’erano le fiamme già molto alte. È stato tremendo: eravamo in salvo, ma purtroppo una delle due cagnoline, Cuba, la nostra piccolina di 13 mesi, di razza AmStaff, è rientrata di corsa in casa proprio in quel momento, chissà con quale istinto visto che era scappata agli scoppi sentiti nei primissimi istanti. I vigili del fuoco l’hanno poi ritrovata sotto al tavolo, morta intossicata: hanno persino provato a rianimarla senza riuscirci, sono stati fantastici. Così come il Comune che si è subito mosso per aiutarci in diversi modi: il sindaco era presente sul posto, poi ci hanno garantito ospitalità in hotel nei primi giorni dando anche la disponibilità per la caparra del prossimo alloggio. Solo che non lo troviamo e dobbiamo appoggiarci temporaneamente ai familiari. Non è facile».
Il problema? La maggiore parte degli appartamenti di metratura simile a quello perso a settembre sarebbero in vendita e non in affitto: «Cerchiamo una casa di tre locali in zona, abbiamo due figli minori e vanno a scuola qui, non riusciamo a trovare nulla che faccia al caso nostro e chiediamo aiuto. I proprietari dell’appartamento bruciato faranno dei lavori, ma non prevedono di rimetterlo sul mercato, quindi non riusciamo a risolvere la situazione».
Il rogo accidentale con tutta probabilità è partito dalla presa di un televisore spento nella cameretta: da lì con rapidità impressionante le lingue sono divampate arrivando a tutti i locali. Risultato: casa inagibile e necessità di lavori impegnativi per metterla in sicurezza.
«Il giorno prima io e mio marito avevamo notato dei problemi elettrici, era saltata la corrente, non si apriva il cancello, forse anche per il temporale della notte precedente - prosegue il racconto -. Di certo non potevamo prevedere quello che è accaduto, per di più all’improvviso, con tempi di propagazione rapidissimi: dalle scintille c’è stato subito un incendio di grandi dimensioni che ha divorato tutto. Ora speriamo che qualcuno possa aiutarci».
Le fiamme in pieno giorno che uscivano dalle finestre avevano attirato molti residenti della zona che hanno prestato soccorso e allertato il 112: i vigili del fuoco di Varese, intervenuti con autopompa e autoscala, avevano spento il fronte e sistemato la struttura per evitare rischi agli altri abitanti. Poi, il tentativo di salvare il cane, ma niente da fare, pur nella consolazione di non dover registrare feriti o intossicati fra i residenti. Ora però, come detto, l’emergenza continua.
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