«Blocco inutile: ora è tardi»
Ridursi all’ultimo minuto non è mai un’idea brillante. Brilla ancor meno se riguarda la salute.
L’ordinanza che ferma le auto datate e riduce i gradi di riscaldamento delle abitazioni non entusiasma i bustocchi per il tempismo, più che per le intenzioni. Un giro per il centro aiuta a capire cosa ne pensi la gente comune.
«Si parla tanto di smog ma fermare il traffico non serve», osserva Stefano, alle prese con la sua bimba. «Come a Milano, fermare per due giorni le automobili è un palliativo piuttosto che una soluzione. Meglio sarebbe spingere la gente all’utilizzo delle energie alternative. Questo aiuterebbe a evitare soluzioni di ripiego, varate solo quando si raggiungono i livelli di emergenza». Secondo Maria Teresa Restelli, invece, quando ci vuole, ci vuole e la regola vale anche per il blocco del traffico: «L’aria è diventata irrespirabile. Io di mio lascio la macchina parcheggiata da mattina a sera e non la sposto dal parcheggio. Però è anche vero che per far funzionare le cose si dovrebbe partire dai mezzi pubblici. Sia perché usarli è abitudine ancora troppo poco diffusa, sia perché certi pullman inquinano quanto se non più di dieci macchine».
Ampi servizi sulla Prealpina di mercoledì 30 dicembre.
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