IL CASO
Bollino anti frontalieri
«Qui svizzeri al lavoro». Un altro comune del Ticino contro gli italiani: mozione approvata a Monteceneri per evitare la concorrenza da oltre dogana
Cosa succederebbe se in un paese italiano di 5.000 abitanti lavorassero 400 stranieri e gli “indigeni” faticassero a trovare un lavoro o il loro stipendio fosse al ribasso a causa di una sorta di “concorrenza” che causa la discesa dei salari? La politica interverrebbe in qualche modo per difendere i locali? Chissà. Una situazione analoga sta succedendo a Monteceneri, agglomerato di frazioni situato fra Lugano e Bellinzona dove, su 4.800 residenti, 400 lavoratori sono frontalieri. E, molti di essi, provengono dalla provincia di Varese.
Alla luce di ciò, un consigliere comunale, Andrea Daldini, sta portando avanti da diversi mesi una mozione per una “Misura a favore dell’impiego di personale residente”. Questo provvedimento è stato recentemente approvato dal Consiglio comunale e così, d’ora in poi, le aziende di quel territorio che assumeranno primariamente dei lavoratori ticinesi al posto dei frontalieri, potranno esporre un adesivo con cui “certificare” l’utilizzo di manodopera locale.
Chiaramente, si vuole incentivare l’assunzione di persone del posto, mostrando ai potenziali clienti questa situazione rispetto alla concorrenza che assume frontalieri per risparmiare sul costo del lavoro.
Quella di Monteceneri è dunque l’ennesima iniziativa ticinese che cerca di porre un freno alla scomoda vicinanza con l’Italia.
In più casi gli elettori del Cantone di lingua italiana si sono espressi democraticamente a favore di provvedimenti che limitassero l’assunzione di frontalieri che, negli ultimi anni, hanno raddoppiato la propria presenza, superando le 60.000 unità e portando con sé anche traffico e smog. D’altro canto, però, l’arrivo in massa della manodopera italiana ha portato indubbio benessere al territorio, con un Pil letteralmente esploso. Trovare un equilibrio è diventato complicato: si è provato con un accordo fiscale fra Italia e Svizzera, arenatosi, come più volte anticipato da Prealpina, a causa dell’avvicinarsi delle elezioni. Il punto primo per arrivare alla firma dell’accordo, da parte italiana, riguardava (e probabilmente riguarderà) l’eliminazione di ogni forma ritenuta discriminatoria nei confronti dei lavoratori italiani. E, in tal senso, azioni come quella di Monteceneri vanno in una direzione chiaramente opposta. Ma di questo argomento si tornerà a parlare solo dopo le elezioni Politiche.
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