Brasile
Brasile, commissione impeachment raccomanda destituzione Rousseff
Seduta tumultuosa. Ora parola alla Camera: voto domenica o lunedì
Roma, 12 apr. (askanews) - La commissione parlamentare per l'impeachment ha raccomandato ieri la destituzione della presidente del Brasile Dilma Rousseff, a pochi giorni dal voto cruciale dell'assemblea plenaria dei deputati. Formata da 65 parlamentari, questa commissione speciale ha approvato a maggioranza dei suoi membri un rapporto non vincolante, chiamando i parlamentari a votare per il proseguimento del processo di impeachment alla Camera e al Senato, che avrà l'ultima parola.
Dopo una seduta tumultuosa di 11 ore, 38 membri di questa commissione hanno votato per proseguire il procedimento per la destituzione di Rousseff, mentre 27 hanno espresso voto contrario. "Golpisti!" hanno urlato i parlamentari di sinistra contro i loro avversari politici, che hanno risposto con lo slogan "Fuori Dilma!". Alcuni parlamentari hanno mostrato in aula anche dei piccoli pupazzi gonfiabili a immagine dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, mentore politico dell'attuale capo dello Stato.
"Non avrei mai immaginato che la mia generazione avrebbe visto dei golpisti che cercano di rovesciare un presidente democraticamente eletto", ha detto ieri sera Lula, che ha partecipato con alcune migliaia di persone a un evento organizzato a Rio de Janeiro contro "il colpo di Stato".
Il rapporto della Commissione speciale per l'impeachment sarà sottoposto da venerdì all'attenzione della Camera dei deputati, il cui voto dovrebbe avvenire nelle giornate di domenica o lunedì prossimi. Perché il processo vada avanti è necessario il consenso di due terzi dei deputati (342 su 513). In caso contrario la procedura di impeachment diventerebbe immediatamente lettera morta.
Con il voto favorevole, invece, la parola passerebbe poi al Senato, che dovrebbe approvare o meno a maggioranza semplice la messa in accusa della presidente, che sarebbe esclusa dal potere per un periodo massimo di 180 giorni, in attesa di una votazione finale sul suo impeachment. Per rendere definitiva la decisione, in questo caso, sarebbero necessari i due terzi dei voti dei senatori.
(fonte afp)
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