Brasile
Brasile, Dilma non cede: è stato un golpe, noi torneremo
La presidente destituita: hanno condannato una persona innocente
Roma, 31 ago. (askanews) - Dilma Rousseff non cede le armi. L'ex guerrigliera, destituita oggi dalla carica di presidente del Brasile ha accusato i senatori che hanno votato l'impeachment di aver fatto un "colpo di stato parlamentare" e ha assicurato: "Noi torneremo".
Il Senato brasiliano ha concluso oggi il processo contro Rousseff, accusata di aver truccato il bilancio pubblico per assicurarsi la rielezione nel 2014, con la destituzione della leader, ponendo così termine a 13 anni di governo di sinistra nel più popoloso paese dell'America latina.
Tuttavia gli oppositori di Rousseff non sono riusciti a esprimere una maggioranza qualificata che facesse scattare l'interdizione dai pubblici uffici per otto anni della presidente destituita.
Rousseff, che in questi mesi s'è battuta con le unghie e coi denti contro l'impeachment, ha ribadito anche oggi l'accusa di golpe. "Hann commesso una grande ingiustizia. Hanno condannato una persona innocente e hanno realizzato un colpo di stato parlamentare", ha affermato Rousseff attorniata dai suoi sostenitori.
(Fonte Afp)
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