Brexit
Brexit, tuffo sterlina sotto 1,32 dollari, banche Gb a picco
Gbp a nuovi minimi 30 anni; Rbs quasi -26%, Barclays -18%
Roma, 27 giu. (askanews) - Non si placano le vendite sulla sterlina britannica e sulla Borsa di Londra, anzi riprendono aggressive dopo il venerdì nero scatenato dal voto per la Brexit. Il British pound sperimenta nuovi minimi da ben 30 anni a questa parte sul dollaro, con un tuffo a 1,3154 dollari, nuovo minimo dal 1985.
Diversi analisti si attendono che la tendenza prosegua, a Deutsche Bank ipotizzano che scivoli a 1,15 dollari entro fine anno. Contestualmente la sterlina è calata fin sotto 1,20 sull'euro, con un minimo da oltre due anni a quota 1,1969.
Nel frattempo nel primo pomeriggio alla Borsa di Londra il Ftse accelera i ribassi al meno 2,05 per cento. Le vendite continuano brutali sulle banche, Barclays meno 18,78 per cento, Royal Bank of Scotland -25,9 per cento, Hsbc, molto sbilanciata sull'Asia si salva con un meno 2 per cento.
Continuano all'opposto a rafforzarsi i titoli di Stato del Regno, apparentemente nella crescente attesa dei mercati di imminenti interventi difensivi della Banca d'Inghilterra. Tanto che i rendimenti sui Gilt a 10 anni sono scesi sotto la soglia dell'1 per cento per la prima volta nella storia, con uno 0,996 per cento. Su questo tipo di emissioni i tassi retributivi sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo: più questo sale a seguito di acquisti, più i rendimenti calano.
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