IN TRIBUNALE
Busto, abusi su giocatrice: coach irreperibile
Rinviato a maggio il processo all’allenatore di pallavolo
Si è aperto questa mattina, martedì 14 novembre, il processo a carico dell’allenatore di pallavolo accusato di aver abusato di una giocatrice di 14 anni. Nel corso della prima udienza c’è stata l’ammissione delle prove ed è stato fissato il rinvio per il dibattimento a maggio. Ma a stupire è stato un aspetto, tutt’altro che secondario: allo stato, l’imputato risulta irreperibile. Perfino il suo legale non sarebbe riuscito a mettersi in contatto con lui.
Il presidente del collegio, Giuseppe Fazio, non ha potuto far altro che prenderne atto e fissare la data della prossima udienza.
LA VICENDA
La drammatica storia è emersa nel giugno scorso. La vittima sarebbe stata consenziente, per quanto a quell’età l’assenso non abbia valore. I genitori della 14enne di cui il quarantenne avrebbe abusato si sono costituiti parte civile.
Il caso della giovane atleta non sarebbe l’unico finito all’attenzione degli investigatori. Altre denunce sarebbero state sporte dalle famiglie di minori con cui l’uomo intratteneva rapporti troppo confidenziali.
L’indagine di Busto era uno stralcio di una più ampia inchiesta condotta dagli inquirenti di Brescia e dalla squadra mobile: un padre aveva trovato le chat del figlio con uomini adulti, tra i quali l’allenatore finito a giudizio. Gli investigatori avevano sequestrato tutti i dispositivi informatici dai quali emersero gruppi Telegram i cui partecipanti scambiavano materiale pedopornografico e in più le conversazioni con la quattordicenne bustese.
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